BUSCA - Sabato a Busca un omaggio a Luigi Tenco

Le più belle canzoni del cantautore piemontese vibreranno nella rivisitazione del Simone Locarni Quartet. Uno spettacolo ideato dal giovanissimo e talentuoso pianista, considerato il nuovo Bollani

15/10/2018 11:36

Sabato 20 ottobre al Teatro Civico alle ore 21.15, attende il pubblico di Busca una serata che si annuncia densa di emozioni. Le più belle, indimenticabili, canzoni di Luigi Tenco vibreranno nella rivisitazione del Simone Locarni Quartet, per lo spettacolo dal titolo “Playin' Tenco”.
 
Organizza, con la consueta sapienza e amabilità, l’associazione culturale Amici della Musica di Busca, in collaborazione con la Città, assessorato alla Cultura,  per la XIV stagione artistica della rassegna internazionale di concerti “Musicaè”.
 
Simone Locarni, giovanissimo (classe 1999) e talentuoso pianista, considerato dalla critica il nuovo Bollani, è pluripremiato in concorsi e nelle masterclass sia di musica jazz sia di musica Classica.  Nello scorso luglio ha preso parte all'Italian Jazz Day di New York.  
 
Per il progetto Tenco, Simone Locarni si avvale di tre musicisti molto noti nel panorama internazionale del jazz: Mario Biasio clarinetto,   Stefano Solani contrabbasso, Nicola Stranieri batteria.
 
L’ingresso è libero con precedenza ai soci. Informazioni: Dante e Marilena Degiovanni 339.6013250.  L’evento è possibile grazie al sostegno di Sedamyl, Fondazione CRT, Fondazione CRC, Fondazione CR Saluzzo, BCC di Caraglio.
 
Una forte passione
Il progetto “Playin’ Tenco” nasce dalla profonda passione di Locarni per il cantautorato italiano, ma anche da una profonda e condivisa esigenza stilistica: esaltare la potenza evocativa delle melodie di Luigi Tenco, sacrificando però i meravigliosi testi, a cui comunque è stata resa più volte giustizia dalle antologie e dai già numerosi tributi.
 
La peculiarità del progetto sta, dunque, nell’interpretazione esclusivamente strumentale delle opere del cantautore piemontese. Il compito di esaltare queste melodie è stato affidato al clarinetto di Mario Biasio, perché nessuno più di lui e del suo strumento avrebbe saputo filtrare la sinuosità e la leggerezza della voce di Tenco tramite una via non più vocale.
 
La navigazione del concerto è poi dolcemente mossa dagli interventi contrabbassistici e contrappuntistici di Stefano Solani, la cui liricità emerge con potenza crescente; le trame ritmiche sono, infine, tessute dalla batteria di Nicola Stranieri, che, con zampate ben assestate, riesce a impreziosire ulteriormente il valore già intrinsecamente elevato dei brani. 
 
Il risultato è un progetto vario, arioso, frutto del continuo e scrupoloso lavoro di perfezionamento collettivo degli arrangiamenti del pianista Locarni, senza però mai perdere di vista l’unico e fondamentale obiettivo: agire sempre e soltanto nel solco della poetica di Luigi Tenco. I mezzi musicali utilizzati sono, perciò, molteplici, a sottolineare l’unicità di un progetto che ha voluto usare il linguaggio e le convenzioni jazzistiche non come scopo, bensì come mezzo stilistico, nel tentativo costante di richiamare virtualmente Tenco sul palco attraverso la risonanza della sua assenza, e inducendo così gli ascoltatori ad abbandonare solamente per un’ora e mezza le meravigliose liriche, lasciando trionfare la musica.
 
Programma
Il tempo dei limoni
Ragazzo mio
Se potessi amore mio
Cara maestra
Un giorno dopo l’altro
Lontano lontano
Li vidi tornare
Preghiera in gennaio
Isy
Se stasera sono qui
 

Le date dell'evento:

c.s.

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