CUNEO - Santa Messa e mostra sul confratello Pier Giorgio Frassati per i 170 anni della San Vincenzo di Cuneo

Sabato 27 settembre alle 18 in Duomo il Vescovo celebra la funzione animata dal coro “Pacem in terris”

c.s. 23/09/2025 09:55

Sabato 27 settembre 2025 alle ore 18, presso la Cattedrale di Santa Maria del Bosco e San Michele (Via Roma, Cuneo), in occasione della festa di San Vincenzo de’ Paoli, verrà celebrata la Santa Messa per i 170 anni di presenza a Cuneo della Società di San Vincenzo de Paoli. La funzione sarà officiata da S.E. Mons. Piero Delbosco, Vescovo della diocesi di Cuneo-Fossano e animata da “Pacem in terris”, coro interparrocchiale a servizio della Chiesa di Cuneo-Fossano. Per l’occasione, nello spazio pedonale di Via Roma davanti all’ingresso del Duomo, verrà allestita la mostra itinerante “Il confratello Pier Giorgio” che il Coordinamento Interregionale Piemonte e Valle d’Aosta della Società San Vincenzo de Paoli ha dedicato a Pier Giorgio Frassati, proclamato Santo da Papa Leone XIV lo scorso 7 settembre a cento anni dalla sua morte. “Pier Giorgio era uno di noi - afferma Piergiovanni Ramasco-Vittor, presidente Associazione Società di San Vincenzo de Paoli ACC Cuneo ODV -. Confratello della Società di San Vincenzo De Paoli dal 1918, scelse le Conferenze come scuola di vita e palestra di carità. Diceva con disarmante semplicità: ‘Io non so se voi tutti conoscete queste Conferenze di San Vincenzo… Una istituzione semplice, adatta per gli studenti perché non implica impegni, unico solo quello di trovarsi un giorno della settimana in una determinata sede e poi visitare due o tre famiglie ogni settimana. Vedrete, poco tempo, eppure quanto bene possiamo fare noi a coloro che visitiamo’”. La mostra è composta da otto pannelli, visivamente potenti, che raccontano il cammino, i gesti, l’amore per “i poveri, suoi amici e padroni” che aveva Pier Giorgio Frassati. Tra i pannelli, una lettera ad un amico scritta quando da studente si trovava in prossimità di un esame: “L’altro giorno, sfogliando il calendario, ho fatto una terribile constatazione: che ci avviciniamo alla metà del mese ed allora mi sono detto fra me: Qui è ora di intensificare lo studio ed allora ho deciso che appena giunto a Torino sarò morto a tutti tranne alla Conferenza di San Vincenzo e studierò dal mattino fino alla sera”. E ci sono testimonianze che commuovono ancora oggi. Come quella della tabaccaia di Corso Vercelli, che racconta di come Pier Giorgio, ben vestito e sorridente, si fermava a ritirare pacchi da consegnare ai poveri: “Io sono contento se li trovo in casa. Posso parlare con loro, infondere coraggio, farli sperare…”. Questa era la sua forza: l’incontro. Non si limitava a “fare del bene”, ma cercava la relazione. Guardava negli occhi, ascoltava, proprio come ha insegnato il Beato Federico Ozanam.

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