DRONERO - Tavola rotonda a Dronero sullo sviluppo del territorio

L'appuntamento si svolge sabato 3 giugno, in occasione della Fiera degli Acciugai. Intervengono, tra gli altri, la scrittrice Marzia Verona e lo studio Officina 82

La scrittrice Marzia Verona

Dino Boscolo 02/06/2023 14:49

Sabato 3 giugno, alle ore 10.30, a Dronero (Sala Chegai), in occasione dell’inaugurazione della Fiera degli Acciugai, l’associazione Dronero Cult propone un incontro sul tema delle politiche territoriali e di come poter far diventare le caratteristiche territoriali (dalle acciughe, alla cultura occitana alle nostre montagne alle ville) motori di sviluppo. 
 
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Fabbricare”, mirato alla valorizzazione dell’identità culturale di Dronero e al coinvolgimento della comunità in percorsi di cittadinanza attiva. Obiettivo prioritario e urgente di ogni politica territoriale, a maggior ragione in un’area interna, è l’individuazione di motori di sviluppo che coniughino memoria e identità locale con innovazione e sostenibilità. La Valle Maira è un territorio d’elezione per la sua capacità di preservare ambiente, tradizioni, lingua ma non ha potuto evitare il drammatico fenomeno dello spopolamento. Più che mai, dunque, è urgente attingere alle tante cose buone fatte, ulteriormente valorizzarle e analizzarle con lo sguardo rivolto al futuro, in un’ottica di sviluppo sostenibile.
 
Ne parlano  quattro attori che a diverso titolo si occupano di promozione e sviluppo dei territori montani: la scrittrice Marzia Verona, nata nel 1977 a Torino, ha sempre abitato a Cumiana, vicino a Pinerolo. Si laurea in Scienze Forestali ed Ambientali nel 2001. Si interessa di botanica, fotografia, etnologia, architettura tradizionale alpina. Dal 2003 al 2004 censisce, per incarico della Regione Piemonte, gli alpeggi nelle province di Torino e Cuneo. Da questa esperienza deriva un interesse per la vita che gira attorno al pascolo e all’alpeggio, parlando con i pastori, comprendendone la vita, il lavoro, le problematiche. Da qui l’interesse che la porta a seguire le greggi, per documentarne e raccontarne i percorsi. Lo studio Officina82 nasce nel 2007 a Garessio dall’incontro tra Fabio Revetria, architetto, e Lara Sappa, architetto paesaggista, come bottega artigiana di idee. Fin da subito lo studio si occupa di progettazione architettonica e paesaggistica integrata, con particolare interesse per l’inserimento degli interventi nel contesto storico/paesaggistico montano. La continua attività di ricerca si espande su diversi aspetti come quello storico, antropologico, paesaggistico ed estetico.
 
Interverranno anche Alessandro Bonadonna, professore associato all’Università di Torino, economista, esperto di valorizzazione e promozione di prodotti artigianali ed enogastronomici, legati ai territori e Manuela Mattone, architetto e dottore di ricerca in recupero edilizio e ambientale, professore associato di restauro al Politecnico di Torino.  I suoi studi e interessi di ricerca sono incentrati sulle tematiche e sui problemi del restauro e del recupero dell’esistente con particolare attenzione alle strutture lignee, all’architettura in terra, all’architettura in ferro 
 
La conversazione, moderata da Alberto Della Croce, coordinatore di Terres Monviso, si svolgerà sul filo sottile che separa e unisce tradizione e innovazione, memoria e futuro, nei vari ambiti del territorio montano: l’economia, l’organizzazione sociale, il lavoro, l’architettura, l’identità culturale. Il progetto “Fabbricare” si avvale della metodologia della progettazione partecipata e coinvolgerà nei prossimi mesi tutte le componenti della comunità di Dronero. La sua filosofia si può riassumere attraverso le parole del poeta Franco Arminio: “I paesi vanno vissuti da dentro, va capita la loro natura allo stesso tempo benefica e venefica. Non bisogna illudersi, non sono abitati da santi e le città non sono abitate da stronzi. Abitiamo luoghi diversi dello stesso smarrimento. Servono politiche contro lo smarrimento, servono azioni immediate sulla strada con le buche, sull’ospedale che non funziona, sulla scuola che chiude.  Per rivitalizzare l’economia dei luoghi servono persone che sanno dove stanno e che hanno voglia di stare dove stanno. Alla fine è una questione d’amore”.   
La partecipazione alla tavola rotonda è libera. Seguirà l’inaugurazione ufficiale della Fiera degli Acciugai.

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