CANOSIO - Una serata in ricordo degli undici alpini morti sotto la valanga di Rocca la Meja nel 1937

Nella sala polivalente di Dronero verrà proiettato il video 'La Valanga', tra le testimonianze dei parenti e degli abitanti della val Maira

24/01/2020 08:10

 
Ottantadue anni dopo parenti e amici ricordano 10 (su 11) Alpini della provincia di Cuneo uccisi dalla valanga a Rocca la Meja in Valle Maira, a monte di Preit di Canosio il 30 gennaio 1937. A Dronero, nella sala polivalente, giovedi 30 gennaio (ore 21), verrà proiettato il video 'La Valanga'
 
I titoli, le immagini della commemorazione del 16 agosto scorso di fronte alla lapide della Rocca che si sviluppano per tutto il corso del video, spunti dell’importante ricerca di M. Cordero, i principali titoli dei giornali dell’epoca, altri documenti pubblici e soprattutto le testimonianze raccolte sono sottolineate dalle note della Corale La Reis. Durante la cerimonia e la Messa celebrata da P. Marco Testa, si susseguono interventi del sindaco di Canosio, consiglieri ANA, preghiera dell’Alpino, lettura dei nominativi delle 23 vittime totali.
 
Testimonianze d’ambiente
 
- Lucia Allione classe 1934 residente a Canosio
- Mariuccia Michelis 1951, nata al Preit,
- Mario Ribero 1953 capogruppo ANA Dronero
- Margherita Pasero 1949, nata al Preit, borgata Corte
- Alpino Mauro Canello 1971
- Alessandro Ishugliy 1934 malgaro storico della Rocca
 
Testimonianze dirette
 
- Valgrana, 1 - Luigi Bruno 1939 ricorda il cugino Alpino Bruno G. Battista 1915
- Villar S. Costanzo, 2 - Giovanni Biglione 1946 ricorda lo zio materno Alpino Bertolotto Giacomo 1915
- Tetti Pesio, 3 - Ricolfi Primo 1937 ricorda il cugino Alpino Ricolfi Antonio 1915
- Cervasca, 4 - Romualdo Marro 1952 con la cugina Irene Musso 1955, ricordano lo zio Alpino Marro Antonio 1915
- Ronchi, 5 - Cesare Bodino 1968 ricorda lo zio Cap. Magg. Bodino Lorenzo 1915
- Tetti Pesio, 6 -Grosso Umberto 1940 ricorda lo zio materno Cap. Magg. Candela Andrea 1915
- Nella stessa frazione il vicino di casa Bocchetti Carlo 1933 ricorda il contesto di vita
- S. Chiaffredo di Busca, 7 - i fratelli Giraudo, Silvia Stefania e Renzo, ricordano lo zio Caporale Giraudo Chiaffredo 1915
- Caraglio, 8 - Mauro Rosso 1953 ricorda il cugino materno Alpino Ferrero Enrico 1915
- S. Chiaffredo di Busca Giovanni Delfino 1952 ricorda lo zio materno Caporale Gozzerino Giuseppe 1915 sopravvissuto alla valanga e successivamente disperso sul fronte russo, come il fratello Giovanni.
- Caraglio, Michelina Ribero 1949 ricorda il padre Alpino Costanzo Ribero 1915 che impegnato nei campi invernali in un altro plotone, fu inviato alla valanga con la squadra di soccorso
- Caraglio, 9 - Pierina Tallone 1940 ricorda lo zio Tallone Francesco 1919 morto durante la prigionia in Germania e lo zio materno Alpino Chiabò Alessandro 1913 vittima della valanga
- S Stefano Roero, in collaborazione con il gruppo ANA, 10 - Marchisio Giovanni 1954 e la cugina Vanna ricordano lo zio Alpino Marchisio Battista 1915 ritrovato sotto la neve soltanto a maggio
 
Il video raccoglie quindi le testimonianze di 10 su 11 alpini della provincia uccisi dalla valanga del Preit, (contadini, classe 1915). Purtroppo non è stato possibile rintracciare i familiari di Giorgio Galvagno di Cavallermaggiore, nonostante le ricerche del locale gruppo ANA.
 
Si sottolineano inoltre le testimonianze riguardanti un sopravvissuto, un soccorritore e di alcuni residenti in zona Canosio.
 
La ricerca può e deve continuare, con l’auspicio di ulteriori iniziative:
 
- Riedizione del volume di M. Cordero, “Almeno la memoria” ormai introvabile.
- Sistemazione di una lapide commemorativa a Dronero, capoluogo di valle
- lapidi individuali a memoria dei singoli alpini nei vari Comuni/frazioni di residenza.

Le date dell'evento:

c.s.

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