Il Centro polivalente di Marmora e Canosio, sulla Sp113, ospiterà sabato 26 luglio alle ore 10,30 la presentazione del Rapporto Montagne Italia 2025 realizzato da Uncem, edito da Rubbettino, nell'ambito del Progetto ITALIAE della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ottocento pagine di dati e analisi politico-istituzionali, su una solida base scientifica, che dicono un fatto: la montagna attrae, innova, diventa opportunità. Centomila i nuovi ingressi nella montagna italiana tra il 2019 e il 2023, un saldo migratorio positivo per il 12vper mille che in Piemonte diventa 26vper mille. Nel Cuneese i numeri salgono: in Valle Maira +36,5 per mille, mentre in Val Tanaro del 43 per mille. Nuovi abitanti, un saldo migratorio positivo, da non confondere con il saldo naturale che in molti Comuni - non solo montani - resta negativo. Flussi e movimenti che il Rapporto descrive con saggi, tra gli altri, di Giampiero Lupatelli, economista territoriale, di Aldo Bonomi, sociologo, dell'analista Nando Pagnoncelli. Il Rapporto non fa volutamente una analisi per ciascun Comune, ma li riunisce nelle “comunità territoriali”, che di fatto sono le storiche Comunità montane, oggi Unioni montane. Se si guardano ai dati demografici del “saldo naturale”, prodotti dalla Regione Piemonte, si scopre - ed è la conferma ai dati del Rapporto Uncem con i “saldi migratori” - che negli ultimi anni la situazione non è ovunque negativa, come in generale, in molte aree, nel Paese Italia dove la crisi demografica è un problema serio. Ostana, Melle, Valgrana - ad esempio -, Pontechianale, Oncino, Sampeyre, Prazzo, Stroppo, San Damiano Macra, Celle Macra, e molti altri delle “Terres Monviso” dal 2019 al 2024, aumentano gli abitanti. Non solo questi Comuni. Numeri positivi anche di saldo naturale. Gli abitanti qui aumentano. I flussi migratori verso la montagna ci sono. “E dunque dobbiamo lavorare per rafforzare le politiche per la montagna - evidenzia Roberto Colombero - che sono decisive per il Paese. Il Piemonte è apripista in Italia. Qui si stanno investendo, solo di fondo montagna, nazionale e regionale, oltre 60 milioni di euro stanziati dal 2022 al 2024. Numeri di grande valore. In Italia il Fondo montagna FOSMIT dal 2022 a oggi ha oltre 600milioni di euro a disposizione. I Comuni montani insieme vincono le sfide del futuro, anche a livello demografico. Lamentarsi dello 'spopolamento', che è cosa diversa dalla 'crisi demografica' che vive il Paese non basta e il Rapporto ci dice che i numeri sono diversi da come pensiamo. L'osservazione empirica si deve tradurre in scienza, analisi, e poi Politiche. Sulle famiglie con bambini e sulla terza età ad esempio. Sabato diremo che rafforzare le Unioni montane, con un lavoro manageriale tra Sindaci e con una nuova legge regionale, è importantissimo. I tre fronti di lavoro, tra Comuni, con Regione e Parlamento, si tengono. Il noi prevale sull'io. E la Valle Maira, che sta investendo sui borghi finanziati dal PNRR con Elva e molti altri Comuni, sulla Strategia nazionale Aree interne, su tante altre misure, non è più territorio del mondo dei vinti dal quale scappare. Ma neanche 'solo' destinazione turistica, che ha visto accendersi riflettori importantissimi negli ultimi vent'anni, con presenze vicine alle 100mila l'anno, un Consorzio che stringe accordi con altri in Piemonte, che guarda al futuro partendo dalle comunità residenti. Accogliere fa bene, avere servizi e opportunità di vita nelle valli cuneesi è possibile”. C'è una buona politica per la montagna - Uncem guarda al molto di positivo, e riafferma una mobilitazione per le risorse correnti per i Comuni che agiscono insieme - che conferma dati sociali ed economici in crescita, sottolineati dal Rapporto. Ci sono numeri positivi su occupazione, turismo, agricoltura, valore del PIL. “I dati aiutano a scegliere - prosegue Colombero - a stare nelle reti, a entrare nei flussi. Lo diremo con amici come Gabriele Locatelli, funzionario di Regione Emilia-Romagna, e Fabio Renzi, Segretario generale della Fondazione Symbola, tra i massimi esperti in Italia di sviluppo locale. Saranno in Valle Maira sabato. Tutti e tutte invitate per una iniziativa di ascolto, dialogo, analisi”. Sabato 26 interverranno Domenico Vallero, sindaco di Canosio; Francesco Cioffi, presidente Unione montana Valle Maira; Roberto Colombero, presidente Uncem Piemonte; Gabriele Locatelli, dirigente settore Foreste Regione Emilia Romagna; Marco Gallo, assessore regionale alla Montagna e alle Foreste; Fabio Renzi, segretario generale Fondazione Symbola; Marco Bussone, presidente nazionale Uncem.