VALDIERI - Valdieri, a Madonna del Colletto dei pannelli in memoria della formazione partigiana 'Italia Libera'

La banda, una delle prime a costituirsi in modo organizzato, si insediò nei locali della canonica del santuario il 13 settembre del 1943

25/09/2019 09:39

Il 29 settembre verranno ripristinati nel Comune di Valdieri, in località Madonna del Colletto, alcuni pannelli storici dedicati all’attività svolta dalla banda partigiana “Italia Libera” nelle vicinanze del piccolo santuario che lì sorge, dopo essersi insediata nei locali della canonica il 13 settembre del 1943.
 
Il restauro, realizzato su iniziativa dell’ANPI Borgo San Dalmazzo e Valli con la consulenza dell’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo, è frutto della collaborazione tra comuni ed enti impegnati a mantenere viva la memoria della banda “Italia libera”, forse la prima formazione partigiana a costituirsi in modo organizzato dopo l’annuncio dell’armistizio dell’8 settembre 1943, quando Duccio Galimberti, eroe nazionale della Resistenza distintosi già il 26 luglio per un coraggioso discorso pronunciato dal balcone del proprio studio, chiamò a raccolta nel suo studio cuneese una dozzina di antifascisti tra cui Dante Livio Bianco e i fratelli ebrei Enzo e Riccardo Cavaglion, decisi a partire per la montagna per dare avvio alla lotta di liberazione dall’occupazione nazifascista.
 
L’intuizione di questo primo nucleo di ribelli si rivelò ben presto una scelta di grande lungimiranza e di fortissimo impatto civile, in quanto dall’azione di quei primi partigiani riuniti nelle stanze del piccolo santuario di Madonna del Colletto prese avvio il vasto e organizzato movimento di ribellione che all’insegna del motto “Giustizia e Libertà” si sarebbe poi allargato alle valli cuneesi e al resto del Nord Italia nei successivi venti mesi di guerra partigiana, raccogliendo l’adesione di personaggi quali Nuto Revelli e Giorgio Bocca e contribuendo con l’aiuto di personaggi quali Norberto Bobbio, Alessandro Galante Garrone, Franco Venturi e Vittorio Foa a elaborare il patrimonio di riflessioni e di valori che a guerra conclusa innerverà la Costituzione della Repubblica nata dalla Resistenza.
 
Le vicende di quella prima banda partigiana sono state peraltro fatte conoscere al grande pubblico anche dal documentario “Nascita di una formazione partigiana” realizzato nel 1973 da Ermanno Olmi e Corrado Stajano per la Radio Televisione Italiana, che ne racconta la nascita e i primi sviluppi.
 

Le date dell'evento:

c.s.

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