Una nuova location, una nuova sfida, lo stesso spirito ribelle e creativo: “Zoé in Città”, il festival che intreccia arte, pensiero e cittadinanza attiva, torna per la sua sesta edizione dal 26 giugno al 6 luglio. E lo fa con un cambiamento radicale: dal Parco Fluviale e si trasferisce nel cuore della città, al Complesso Monumentale di San Francesco e in piazza Virginio.
Il festival si fa più accessibile, centrale, urbano: un cambiamento che nasce dal desiderio di raggiungere nuovi pubblici e di abitare i luoghi simbolici della città. Una scelta che è anche una scommessa: come andrà quest’anno dipenderà anche da come il pubblico risponderà.
Il momento simbolico di questo passaggio è proprio la serata inaugurale di giovedì 26 giugno: una camminata inaugurale con partenza alle 17 dal Parco Fluviale (davanti alla Casa del Fiume) e arrivo alle 18 al Complesso Monumentale di San Francesco, permetterà di compiere un percorso lento e condiviso, per dare il tempo alle esperienze di sedimentare e alle idee di emergere. Ad accompagnare in questa “transumanza urbana”, due realtà che fanno del camminare un gesto politico e artistico: la compagnia Scavalcamontagne, che porta spettacoli in viaggio nei piccoli centri italiani, e la Cooperativa Fiordaliso, che ha attraversato l’Italia a piedi per sensibilizzare sulla violenza di genere. Si camminerà insieme, ascoltando i loro racconti e interrogandosi sul rapporto tra movimento, trasformazione e cambiamento sociale. Alle 19 in piazza Virginio, primo spettacolo gratuito: “Ricette e Sinfonie” della compagnia Scavalcamontagne. Una performance brillante e sensuale, tra musica, teatro e cucina: ispirata a “Le ricette immorali” di Manuel Vázquez Montalbán, ci guiderà in un viaggio tra cibo ed eros, dove il piacere passa anche dalla tavola e dalle parole. Un invito ad aprire i sensi e lasciarsi sorprendere.
Alle ore 21 il super concerto-evento di Ginevra Di Marco, accompagnata da Francesco Magnelli e Andrea Salvadori. Un trio straordinario per un concerto dal titolo “Memoria parla, consolante. Dedica a Beppe Fenoglio”, ispirato a uno storico live dei CSI del 1996 e dedicato alla figura del grande scrittore della Resistenza. Una serata intensa tra musica, storia e memoria, che darà il via a undici giorni di spettacoli e riflessioni.
Il primo weekend di “Zoé in Città” continua venerdì 27 giugno con l’intenso assolo di circo contemporaneo Glissement Opus 2 della Compagnie Octobre 82 – Johan Bichot, seguito dal concerto sperimentale di Jean Stengel alle 22. Sabato 28 giugno la giornata inizia con il teatro partecipato per bambini “Il Re e l’anello”, ore 11, prosegue con l’incontro di sensibilizzazione ambientale con “Sea Shepherd Italia” e si chiude con tre proposte spettacolari: l’assolo visionario “XIII – Il senza nome” di Jonathan Frau, il concerto evocativo delle “Triorà e Corvidae – Sguardi di specie” di Marta Cuscunà, che mette in scena corvi meccanici per riflettere sui futuri ecologici possibili. Domenica 29 giugno si riflette sulla condizione queer in Italia con l’incontro “Cultura Queer”, a cura del prof. Antonio Vercellone con Nina’s Drag Queens e la fotografa Alice Perotti, autrice della mostra “Dorure”, un omaggio in immagini all’universo drag e alle storie invisibili del passato. La giornata si chiude con il concerto corale “RitmikaCorale”, che celebra la potenza collettiva delle voci.
Il Festival, curato dall’APS Zaratan e dalla compagnia Circo Zoé, mantiene la sua vocazione multidisciplinare e visionaria, con una programmazione che abbraccia circo contemporaneo, teatro, danza, musica, cinema, incontri e mostre, ponendo quest’anno una domanda radicale: “NATURA CONTRO”. Un tema provocatorio, che invita a mettere in discussione ciò che consideriamo naturale, esplorando le tensioni tra natura e cultura, tra identità e trasformazione, tra consuetudine e cambiamento.
Ma “Zoé in Città” è molto più di un cartellone di spettacoli. È un cantiere aperto, un laboratorio collettivo che ha preso il via già a marzo con il percorso di co-progettazione “Bella Zic!”, rivolto a giovani tra i 16 e i 25 anni, e prosegue con la costruzione partecipata della scenografia, in collaborazione con il Collettivo Franco di Bologna. Un’occasione per chi vuole mettersi in gioco anche come volontario e vivere da dentro il festival, tra sogni, lavoro e relazioni.
“Zoé in Città” è un festival che cambia pelle ma non cambia anima. E quest’anno, lo fa aprendo le porte di uno dei luoghi più belli di Cuneo per accogliere chi ha voglia di immaginare un mondo diverso. Il 26 giugno sarà solo l’inizio.