MONDOVÌ - Con Jérôme Thomas è di scena il grande circo a Mondovì

Un’opera corale che segna il debutto di 18 giovani artisti dell’Accademia Cirko Vertigo provenienti da Italia, Francia, Bulgaria, Austria, Svezia e Brasile

Redazione 06/04/2024 16:30

“Sono tempi difficili per le questioni di genere e la libertà di espressione. La libertà di essere e fare ciò che si vuole con il proprio corpo. In un momento in cui, in alcuni Paesi del mondo, le posizioni contro l'aborto, le misure e le leggi contro l'omosessualità, il sessismo e il patriarcato sono al centro dell’attenzione, ho voluto portare un approccio teatrale a queste tematiche”. Così Jérôme Thomas, padre della giocoleria contemporanea e artista di fama mondiale, racconta la nuova creazione Impromptu - Chi è chi, di cui cura la regia e che porterà in scena, in anteprima, gli artisti del primo anno dell’Accademia Cirko Vertigo.
 
L’appuntamento è fissato per sabato 6 aprile alle ore 21 e domenica 7 aprile alle ore 16 a Mondovì, presso lo Chapiteau Nice, novità di quest’anno del Centro nazionale di produzione blucinQue Nice, resa possibile grazie al sostegno della Città di Mondovì e che verrà inaugurato proprio con questa nuova creazione in Piazzale dei Giardini, per poi circuitare nelle città ospitanti i Nice Festival organizzati dal Centro nazionale di produzione, ovvero Chieri, Settimo Torinese, Grugliasco e Moncalieri. Le attività dell’Accademia Cirko Vertigo sono sostenute dalla Fondazione CRC.
 
Un’opera corale che segna il debutto sul palcoscenico di 18 giovani artisti provenienti da Italia, Francia, Bulgaria, Austria, Svezia e Brasile e che miscela sapientemente, in un unico armonico racconto, tutte le principali discipline del circo contemporaneo. I biglietti - intero 8 euro, ridotto 6 euro - sono acquistabili su Vivaticket, tramite l’app blucinQue Nice, presso la biglietteria di Fondazione Cirko Vertigo all’interno del palco culturale Le Serre in via Tiziano Lanza 31 a Grugliasco e in loco a partire da un’ora e mezza prima dell’inizio dello spettacolo - Info biglietteria@blucinque.it - + 39 011 0714488.
 
“Sono sempre stato affascinato dall'androgino - aggiunge Thomas, che in fase di ideazione ha fatto riferimento alla figura di Marcel Duchamp, l’artista androgino -. Una figura positiva nella quale un sesso e l’altro vivono assieme in armonia. L'archetipo dell'androgino compare in molti miti. Indica l'esistenza di un'unità cosmica primordiale, precedente a qualsiasi separazione, prima della divisione del tutto. La separazione dà origine a coppie di opposti che tendono ad attrarsi: luce e tenebre, positivo e negativo, eterno e temporale, alto e basso. Prima della loro separazione, i principi della creazione maschile e femminile esistevano in un unico corpo: l'androgino divino. In Miti, sogni e misteri, Mircea Eliade, storico delle religioni, antropologo, scrittore e filosofo, afferma chiaramente che l'androgino è un archetipo universalmente diffuso".
 
“La figura androgina è poetica, in un certo senso teatrale, plastica, estetica - prosegue Thomas –. È bella nella sua enigmatica e inquietante confusione di generi, come può essere l'arte. Non afferma un malessere sociale, ma piuttosto riconcilia i problemi, li armonizza. È neutra, asessuata, in definitiva sessuata senza volerlo. In questo modo i giovani artisti possono familiarizzare con la postura poetica della figura androgina, guardando a personaggi che hanno fatto la storia come David Bowie, Grace Jones, Stromae, Patti Smith. Possono forgiare un'identità artistica per il loro personaggio scenico. Ho chiesto loro di lavorare con me a questa idea, per creare un affresco vivace e sorprendente in cui non sappiamo più chi è chi. Chi è chi, proprio come in un gioco di prestigio”.
 
“Con questo primo spettacolo nel nuovo chapiteau di piazzale Giardini, inauguriamo di fatto la collaborazione artistica tra la nostra città e l’Accademia di Cirko Vertigo”, concludono il sindaco di Mondovì, Luca Robaldo, e l’assessore alla Cultura, Francesca Botto: “Una sinergia che evidenzia il valore culturale internazionale dell’Accademia, ma che testimonia altresì la ferma volontà dell’Amministrazione comunale di investire nel mondo della cultura intesa nelle sue molteplici declinazioni. Lo chapiteau rappresenta il segno più tangibile dell’impegno amministrativo verso il nuovo corso di laurea, ma la sua installazione temporanea vuole anche evidenziare la volontà di trasformare lo spazio di piazzale Giardini in un luogo da vivere e da frequentare. Un richiamo all’inclusività e alla comunità, insomma, come denominatore comune della proposta teatrale di Jérôme Thomas e del nostro operato”.
 
Info www.blucinque.it

Notizie interessanti:

Vedi altro