Con il concerto di sabato 28 giugno a Villafalletto si apre la quarta stagione concertistica “Granda e musica a villa - Incanti (s)conosciuti”. Sette concerti da giugno a settembre dedicati, in parte, alla riscoperta di luoghi di grande pregio artistico, quali la Confraternita del Gonfalone, la Confraternita della Misericordia e la Chiesa di Monsola e dei loro preziosi e incantevoli organi.
La realizzazione della stagione, curata dall’associazione GrandaMusica, si avvale dei contributi del Comune di Villafalletto e della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo. Il primo concerto, che coincide con la riapertura al pubblico del rinnovato Salone Tavio Cosio, vedrà protagonista il quartetto “Giovanni Mosca”, già conosciuto e apprezzato in passato dal pubblico villafallettese, e l’arpista Francesca La Carrubba.
Questo il programma:
- Antonio Ferrara (1954) - “Come un fiume”. Suite dall’omonimo romanzo di Teresa Angela Del Carmine, edizioni Albatros, per pianoforte e trio d’archi;
- Gustav Mahler (1860-1911) - “Quartetto per pianoforte e Arci in la minore”;
- Luigi Maurizio Teeschi (1867-1944) - “Suite op. 46 per violino, violoncello e arpa”;
- Antonio Ferrara - “Le nostre perdute foreste”. Suite dall’omonimo romanzo di Chiara Mezzalama, edizioni e/o, sul tema della sequenza gregoriana Dies Irae, per pianoforte, arpa e trio d’archi.
L’inizio è previsto alle ore 20.45. Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.
Le interpreti
Il quartetto “Giovanni Mosca” affonda le sue radici in quelle piccole esibizioni che caratterizzavano le riunioni familiari, in cui tutti i nipoti del maestro Giovanni Mosca (personalità di spicco nell’ambiente musicale cuneese) si esibivano in varie formazioni. Le quattro musiciste, dopo aver compiuto gli studi musicali presso i conservatori “Giorgio Federico Ghedini” di Cuneo, “Giuseppe Verdi” di Torino e “Arrigo Pedrollo” di Vicenza, ed essersi perfezionate con illustri maestri in accademie e master internazionali, hanno intrapreso le loro singole carriere, esibendosi sia a livello solistico che in complessi cameristici e orchestrali in importanti sale e teatri in Italia e all’estero. Il quartetto “Giovanni Mosca” (nonno delle quattro musiciste) si ripropone di approfondire il repertorio esistente per quartetto con pianoforte, piuttosto ristretto seppure di altissima qualità musicale, e allargarlo al contemporaneo, senza tralasciare nuove sonorità e contaminazioni.
Francesca La Carrubba
Nel 2008, all'età di 19 anni, si diploma in Arpa con il massimo dei voti presso il conservatorio “G. F. Ghedini” di Cuneo, sotto la guida della professoressa Patrizia Radici. Vincitrice di una borsa di studio, si perfeziona presso l’Akademia Muzycna “I. J. Paderewskiego” di Poznań (Polonia), sotto la guida delle professoresse Katarzyna Staniewicz e Paulina Maciaszczyk. Alla sua formazione contribuiscono altri maestri di fama internazionale, quali Judith Liber e Patrizia Tassini, in masterclass e corsi di alto perfezionamento. Parallelamente agli studi strumentali, nel 2016 consegue la Laurea Magistrale in Architettura con il massimo dei voti presso il Politecnico di Torino, e l’anno successivo l'abilitazione alla professione. Ha collaborato e collabora con diverse orchestre, anche in qualità di solista, tra cui l’orchestra Filarmonica di Poznań (Polonia), l’orchestra Filarmonica del Teatro Regio di Torino e l’orchestra Filarmonica della città di Torino, l’orchestra “B. Bruni” della città di Cuneo, l’orchestra Filarmonica della città di Asti, l’orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte, l’orchestre d’Armonie du Val d’Aoste e l’orchestra Filarmonica del Piemonte. Ha al suo attivo recital e concerti cameristici in varie formazioni, tra cui flauto e arpa, violoncello e arpa, viola e arpa, per cui trascrive e arrangia composizioni al fine di ampliare il repertorio e le possibilità tecnico-espressive dellarpa. Dal 2020 pubblica presso la rinomata casa editrice UT ORPHEUS - Edizione URTEXT.