Prosegue a Venasca il ciclo di “Forni narranti”, la rassegna culturale dedicata alla tradizione legata alla panificazione e ai forni comunitari locali, che ha già raccolto un ottimo riscontro di pubblico negli appuntamenti svolti fino ad ora. Dopo l’ultimo di questi, l’incontro con la giornalista ed esperta di cibo Paola Gula, che venerdì 14 novembre ha guidato più di trenta persone in un percorso tra “Pane, vino e tante storie”, la programmazione di novembre prevede ancora due eventi aperti a tutti, entrambi ospitati nel Salone comunale e a partecipazione libera. Giovedì 27 novembre alle ore 21 è in programma “Forni narranti… improvvisando”, una performance di improvvisazione teatrale a cura del gruppo torinese Teatrosequenza. Lo spettacolo prende spunto dai racconti e dalle suggestioni del pubblico per costruire dal vivo storie e scene legate ai forni a legna, alla vita contadina e alla preparazione del pane. L’improvvisazione teatrale, che non prevede copioni né scenografie, si basa sull’interazione con la platea e sulla capacità degli attori di trasformare gli elementi forniti, per loro natura puntuali e frammentari, in una narrazione coinvolgente capace di spaziare tra epoche e contesti diversi. Teatrosequenza porta avanti da oltre vent’anni il lavoro sull’improvvisazione comica, ed è tra i promotori in Piemonte del “match d’improvvisazione teatrale”, uno spettacolo-gara che ha conquistato le scene internazionali per la sua formula originale. Sabato 29 novembre alle ore 17 si tiene la conferenza “Pane bianco, pane nero e polenta gialla - I colori della fame e dell’abbondanza” con Alberto Grandi, professore associato in Storia economica all’Università di Parma e noto divulgatore nel campo della storia dell’alimentazione. L’intervento ripercorre la storia sociale del pane, sottolineando come nei secoli sia stato un bene non sempre accessibile e come le scelte alimentari siano spesso influenzate più da necessità e innovazioni che da reali tradizioni antiche. Grandi è autore del podcast “DOI – Denominazione di origine inventata”, con cui ha contribuito a sfatare numerosi luoghi comuni sulle origini della cucina italiana, e di diversi saggi che riflettono sul rapporto tra identità e cibo: tra questi, si citano i recenti “Storia delle nostre paure alimentari” (2023), un saggio che esplora come si siano evolute nel tempo le ansie collettive legate al cibo, mettendo in discussione credenze diffuse sulla sicurezza e sulla salubrità degli alimenti e “La cucina italiana non esiste. Bugie e falsi miti sui prodotti e i piatti cosiddetti tipici” (2024), un libro che smonta, attraverso la ricerca storica, numerosi luoghi comuni sull’origine e l’autenticità delle ricette della tradizione italiana, evidenziando come molte siano invenzioni recenti presentate come “antiche”. “Con questi ultimi due appuntamenti si chiude il mese di novembre di Forni narranti, che ha registrato una partecipazione attenta e interessata anche in occasione dell’incontro dello scorso venerdì 14 con Paola Gula – dichiara il sindaco di Venasca Silvano Dovetta –. La formula della rassegna, che intreccia spettacolo, divulgazione e condivisione, è un mix efficace per valorizzare il nostro patrimonio culturale legato ai forni comunitari e al pane come racconto del nostro territorio venaschese. Ringrazio tutte le realtà che hanno collaborato all’organizzazione e il pubblico che ci ha finora seguito con entusiasmo”. La rassegna prosegue e si conclude nel mese di dicembre con tre altri appuntamenti. Sabato 6 dicembre alle ore 21 si tiene “Mondo pane - La piccola grande rivoluzione del grano”, un racconto teatrale in musica con Francesca Camilla D’Amico e Sebastian Giovannucci, a cura di Bradamante Teatro. Venerdì 12 dicembre alle ore 21, è in programma l’incontro “Panatè. Dal carcere escono cose buone” con Davide Danni e Viviana Bruno della società benefit Panatè. Domenica 21 dicembre alle ore 21, a conclusione della giornata in cui a Venasca si tiene anche il Mercatino di Natale della Valle Varaita e la conferenza su “I tredici dolci del Natale occitano” del ciclo “Parla e gioca come mangi”, chiude Forni narranti il racconto teatrale “Impasti di memoria. Un viaggio tra storie, forni e memorie condivise”, di Daniele Ronco e prodotto da Mulino ad Arte APS. Tutti gli eventi si svolgono nel Salone comunale e l’ingresso è libero. Il progetto è promosso dal Comune di Venasca con il sostegno della Fondazione CRC e della Fondazione CRT, in collaborazione con l’Agenzia di Sviluppo Locale di AFP, la Biblioteca civica e la Pro Loco di Venasca.