SALUZZO - “They used to...”: la mostra urbex a Saluzzo svela i luoghi abbandonati

“L’Italia conta oltre sette milioni di edifici abbandonati” ricorda la giovane artista Daria Abashkina: il suo lavoro documenta il degrado e insieme la memoria

Redazione 27/07/2025 08:45

L’associazione Arte, Terra e Cielo è lieta di presentare la mostra personale di Daria Abashkina, giovane artista cuneese classe 1995, dal titolo “They used to…”, a cura della storica dell’arte Ida Isoardi. L’esposizione si terrà presso Villa Belvedere (già Villa Radicati) in via San Bernardino, 17 a Saluzzo. Il progetto espositivo, articolato in quattro sezioni, nasce da un approfondito lavoro di urbex (urban exploration), ovvero l’esplorazione e la riscoperta di luoghi abbandonati o poco accessibili, con particolare attenzione a contesti urbani delle province di Cuneo e Livorno. Ogni sezione si concentra su un diverso utilizzo passato degli spazi fotografati: they used to study here (luoghi di studio), they used to work here (luoghi di lavoro), they used to live here (abitazioni), e they used to play here (luoghi di svago). Attraverso questo percorso, Daria Abashkina intreccia una doppia riflessione: da un lato la denuncia sociale legata al degrado urbano e al vasto fenomeno degli edifici abbandonati in Italia, dall’altro una dimensione filosofica che esplora la memoria e la nostalgia legate a questi spazi dimenticati. "L’Italia conta oltre sette milioni di edifici abbandonati, una superficie che potrebbe coprire l’intera regione Umbria", afferma l’artista. "Il mio lavoro vuole documentare questo degrado per sensibilizzare sullo spreco edilizio e territoriale, ma anche far emergere con rispetto storie e memorie spesso dimenticate". Oltre alla fotografia, Daria Abashkina è impegnata in diversi ambiti artistici. Laureata alla Scuola Holden con specializzazione in scrittura creativa, ha esperienza nella produzione televisiva e cinematografica. Tra i suoi progetti più recenti figura la sceneggiatura Nihil, un cortometraggio di circa 20 minuti in fase di finanziamento, che affronta il tema attuale dell’incontro tra malattia mentale e intelligenza artificiale. Inoltre, l’artista sta approfondendo la lavorazione del legno, ampliando così il proprio linguaggio espressivo. La mostra sarà visitabile dal 7 settembre al 26 ottobre, con ingresso negli orari di apertura di Villa Belvedere. Aperta: domenica e festivi, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19.

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