RACCONIGI - Appuntamento speciale con le gru al Centro Cicogne e Anatidi di Racconigi

Il 22 novembre un ornitologo accompagnerà i partecipanti nell’osservazione dell’animale che, in questo periodo dell’anno, sosta abitualmente prima di migrare verso sud

c.s. 15/11/2025 11:26

Sabato 22 novembre è in programma “In visita al Centro Cicogne”, uno speciale appuntamento al Centro Cicogne e Anatidi di Racconigi finalizzato all’osservazione della migrazione autunnale delle gru cenerine. L’attività inizia alle ore 14.15 e ha durata di circa tre ore: si svolge con la guida di un ornitologo esperto, che accompagnerà i partecipanti, massimo 20, lungo il percorso di visita e negli appositi capanni, nell’osservazione delle gru che, in questo periodo dell’anno, sostano abitualmente nelle aree umide del centro prima di riprendere il loro viaggio migratorio verso sud. La prenotazione è obbligatoria entro le ore 12 del giorno precedente dal sito www.parcomonviso.eu. L’ingresso al Centro Cicogne e Anatidi di Racconigi è a pagamento (adulti 7 euro, under 14, soci LIPU e racconigesi 5 euro), l’attività di osservazione guidata è invece gratuita ed è organizzata dalla società cooperativa Itur, responsabile delle attività di educazione ambientale e del programma escursionistico promossi dal Parco del Monviso. Nel mese di novembre, le gru cenerine (Grus grus) attraversano i cieli italiani durante la migrazione autunnale, un fenomeno affascinante e in costante aumento grazie alla crescente protezione in Europa degli habitat naturali dove trovano riparo e rifugio. Questi grandi volatori migrano verso climi più miti per svernare: la loro presenza in Italia è relativamente recente, poiché la specie si era estinta come nidificante intorno al 1920 e solo dagli anni Novanta il numero di individui in transito è aumentato in modo significativo. Il ritorno delle gru è il risultato di decenni di impegno per la tutela della biodiversità e per la creazione di aree protette che hanno permesso alla popolazione europea di crescere fino a raggiungere un numero sei volte superiore a quello degli anni Sessanta del secolo scorso. Le gru migrano due volte l’anno, in autunno e in primavera, lungo rotte che attraversano gran parte del continente: la via occidentale, verso la Spagna e l’Africa, e quella Baltico-Ungarica, verso l’Europa orientale e il continente africano. L’Italia rappresenta un importante corridoio migratorio, in particolare lungo le coste tirreniche e adriatiche, dove la specie è oggi osservata con sempre maggiore frequenza. La visita è anche un’ottima occasione per conoscere più da vicino il Centro Cicogne di Racconigi, che ha da poco compiuto e festeggiato quarant’anni di attività. Fu infatti fondato nel 1985 da Bruno Vaschetti con l’obiettivo di reintrodurre la cicogna bianca, il centro ha visto nidificare in libertà la prima coppia già nella primavera successiva, grazie alla collaborazione con il primo centro cicogne europeo di Altreu, in Svizzera, e sotto la supervisione scientifica di Fabio Perco. Negli anni successivi si è via via ampliato con il ripristino di zone umide e con progetti di salvaguardia per anatidi rari, come il gobbo rugginoso, e nel 2000 ha avviato il Centro Recupero Animali Selvatici per la cura e la riabilitazione di uccelli feriti. Oggi il Centro, in cui è tuttora attivo il suo fondatore coadiuvato dalle figlie, è un punto di riferimento per il birdwatching e un esempio di successo nel campo della reintroduzione di animali in natura e in quello della divulgazione ambientale.

Notizie interessanti:

Vedi altro