LEVICE - Gribaudo (PD): “Lavorare insieme per una rinascita vera dell'Alta Langa"

Vero (sindaco di Levice): "Le nostre valli e i nostri borghi hanno bisogno di speranze concrete e di un’economia nuova"

Chiara Gribaudo e Oscar Farinetti

Fabio Rubero 30/09/2017 13:47

“È stata una giornata di riflessione importante, fatta di presenze significative, storie personali e discussioni vere. Ne è sortito un bel dibattito su quanto è stato fatto in questi anni in regione e in Italia, con tanti spunti dai quali l’Alta Langa potrà trarre indicazioni preziose". Così Chiara Gribaudo, deputato e responsabile lavoro del Partito Democratico, sull'incontro di ieri (venerdì 29 settembre) a Levice nel quale si è discusso delle opportunità che l'Alta Langa potrebbe accogliere, grazie agli interventi legislativi su piccoli comuni, agricoltura e turismo. Presente anche il fondatore di Eataly, Oscar Farinetti.
 
"Abbiamo ascoltato anche esempi importanti di ritorno che coinvolgono agricoltura, turismo e cultura, che se messi in rete, rafforzati complessivamente possono fare la differenza. Ci sono parole che devono essere realizzate: banda larga, infrastrutture curate, formazione adeguata per gli operatori locali e naturalmente le risposte ai problemi quotidiani con cui gli agricoltori si confrontano ogni giorno. Per questo ringrazio gli assessori Ferrero e Valmaggia, per la loro disponibilità e attenzione. Bisogna intraprendere tutti un cammino nuovo, fatto di sviluppo sostenibile in cui agricoltura paesaggio e turismo sono coniugati da una sinergia tra enti che ancora devono lavorare molto insieme. Solo con il lavoro di squadra – ha proseguito Gribaudo – si possono raggiungere obiettivi importanti per il territorio.”
 
Soddisfatto anche il sindaco di Levice, Roberto Vero: “Abbiamo davvero apprezzato il contributo dei nostri ospiti. Le nostre valli e i nostri borghi hanno bisogno di speranze concrete e di un’economia nuova, che li valorizzi davvero. Con le possibilità offerte dalla banda larga e dalle reti, dalla valorizzazione dell’enogastronomia e del turismo slow, possiamo combattere il rischio spopolamento e dare ai nostri cittadini nuovi motivi per non fuggire dalla montagna.”
 
 

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