BRA - Bra: il Consiglio comunale approva il bilancio di previsione 2018-2020

Autonomia finanziaria al 97%, debito residuo in calo e servizi a tariffa invariata. Novità per la Tari

22/12/2017 15:07

 “Un corretto e coraggioso equilibrio fra le potenzialità dello strumento finanziario e le necessità di una comunità cittadina”: queste, in sintesi, le caratteristiche del bilancio di previsione 2018-2020 approvato ieri sera (giovedì 22 dicembre 2017) dal Consiglio comunale di Bra e illustrato dall’assessore alle Finanze Gianni Fogliato nell’ambito dell’assemblea presieduta da Biagio Conterno. Un bilancio che “vede la centralità del Documento unico di programmazione (DUP), guida strategica e operativa nella quale sono declinati tutti i futuri obiettivi strategici”. Una manovra finanziaria “attraverso la quale l’Ente si pone come interlocutore serio e affidabile nei confronti delle varie componenti della società, per un’azione di squadra finalizzata a un bene comune che rispetti il futuro”.


I numeri

Il bilancio nel 2018 pareggia a 43.185.824, con un’autonomia finanziaria che raggiunge quasi il 97%, una contrazione della spesa corrente (da 22.830.948 nel 2017 a 22.264.257 per il 2018, finanziata per il 67% da entrate tributarie, 4,7% da trasferimenti correnti e 26% da entrate extratributarie), una politica tributaria che vede diminuita l’incidenza sugli abitanti e incrementate le agevolazioni e una politica tariffaria che lascia invariati i costi, soprattutto dei servizi a domanda individuale. In progressiva discesa il debito residuo mutui, che dai quasi 20milioni di euro del 2009 si attesta oggi a 16 milioni di euro, con ben 4 milioni in meno di indebitamento totale. Gli investimenti vengono finanziati da oneri di urbanizzazione (in discesa, al 27%), da mutui (al 31%, risorsa dall’importo quasi raddoppiato rispetto al 2017) e contributi (+ 300.000 euro). Il pareggio sa fare i conti con il trend negativo dei trasferimenti da parte dello Stato, che nell’arco di due mandati hanno registrato un taglio per 6 milioni di euro.


Tari: applicazione del metodo normalizzato

Nessun aumento delle tasse comunali Imu, Tasi e Tosap, mentre per la Tari (Tassa Rifiuti) è stato previsto l’adeguamento al metodo normalizzato, con applicazione dei coefficienti indicati dallo Stato per la parte variabile, pari a circa il 60 per cento sulle utenze domestiche (a fronte del precedente 75%) e circa il 40 per cento per quelle produttive. “Quando c’era stato il passaggio da Tarsu a Tari, anche in luce della forte crisi economica, si era deciso di basarsi temporaneamente solo sulle superfici tassate, applicando in parte il metodo – spiega l’assessore alle Finanze Gianni Fogliato -. In vista della futura gara che assegnerà l’appalto per la gestione dei rifiuti, abbiamo previsto l’attuazione integrale del metodo normalizzato, peraltro già applicato in tutti i principali centri della provincia. Da ciò risulterà una minor tassazione per le 12.000 famiglie braidesi, con una riduzione di circa il 10% rispetto agli altri anni, mentre le utenze non domestiche, che gli anni scorsi hanno goduto di un coefficiente più vantaggioso, avranno un impatto lievemente superiore, a seconda delle categorie merceologiche. Abbiamo comunque previsto – conclude Fogliato – una possibile futura attenuazione dell’incidenza sulle imprese tramite fondo compensativo”.


Il dibattito

Unanime il ringraziamento dei consiglieri comunali all’Amministrazione, all’assessore competente e agli uffici, per l’importante lavoro svolto nell’ambito della compilazione del più importante strumento finanziario dell’Ente.

Pur rimarcando aspetti positivi contenuti nelle voci di bilancio e nel Dup, rispetto al quale aveva lamentato inizialmente una mancanza di considerazioni strateghiche, il consigliere Claudio Allasia (Movimento 5 Stelle Bra) ha sottolineato come, rispetto ai servizi, “sia necessario un cambio di paradigma, con controlli rigorosi per migliorare l’efficienza del servizio e la riduzione dei costi”. “Il vero obiettivo non è lo spostamento del carico – aggiunge inoltre in merito alla Tari - ma una ripartizione più equa dei costi di smaltimento rifiuti, con un’analisi basata sui volumi di raccolta per le tipologie di utenza”. Il consigliere Allasiaha proposto due emendamenti relativamente al nuovo regolamento comunale per l’occupazione di spazi pubblici (Tosap), parte esenzioni: accolta all’unanimità la prima specifica, parere contrario per la seconda.

“Il bilancio di un Comune come il nostro è una partita complicata che non si esaurisce nella logica dei numeri – ha spiegato il presidente Biagio Conterno, individuando nel “mantenere inalterata la tariffa dei servizi a domanda individuale, nelle agevolazioni e nel fondo per le attività produttive i punti di forza del bilancio 2018, che sa unire una giusta considerazione della realtà a una altrettanto credibile capacità di guardare oltre il nostro orizzonte”.

“Buono il tentativo di limare le spese correnti – il commento del Consigliere Massimo Somaglia (Forza Italia) – ma i servizi in alcune occasioni non hanno fatto registrare adeguate prestazioni”. Somaglia fa notare come “il capitolo delle violazioni della strada sia particolarmente rilevante nella parte entrate, con aumento delle spese di postalizzazione – accogliendo “con piacere, dopo ripetute proposte di emendamento da parte del nostro gruppo, lo stanziamento di un capitolo a favore delle attività produttive”.

“17 interventi su 22 nel piano triennale delle opere pubbliche si basano su entrate derivanti da oneri di urbanizzazione – commenta Marco Ellena (Forza Italia) – e il piano degli investimenti è ordinario. A nostro avviso, sarebbe stato necessario intervenire sul nodo della stazione e sull’illuminazione pubblica degli svincoli della tangenziale”. Rispetto alla Tari, “l’obiettivo deve essere una riduzione per tutti, magari con sistemi di premialità o risparmi dagli appalti”.

Su questo argomento, la consigliera Mariella Ambrogio (Con Sibille per Bra) fa notare che “una parte dei costi a carico delle attività produttive potranno essere portati in deduzione (con un conseguente meno gravoso inasprimento) e che è stata raddoppiata la quota del fondo messo a bilancio per eventuali sgravi sull’imposta. Degno di nota il valore diminuito dell’indebitamento – prosegue Ambrogio – nonostante i molti lavori effettuati in città”.

“Lo Stato, come il Comune, per il bilancio delle famiglie è il socio maggioritario, direi a perdere – ha commentato Sergio Panero (Bra domani) –: si porta via la fetta più grande delle entrate sotto forma di tassazione”, auspicando “una riduzione della tassa rifiuti nel nuovo appalto e dell’Imu per terreni edificabili, soprattutto quelli inseriti all’interno dell’area di Pec, più penalizzati”.

“Questo che ci troviamo ad approvare oggi è un bilancio sicuramente dignitoso, viste le ristrettezze economiche in cui ci troviamo e i dati impressionati rispetto ai mancati trasferimenti dallo Stato – ha spiegato il consigliere Pietro Ferrero (Con Sibille per Bra), sottolineando anche “l’incremento degli investimenti in quartieri e frazioni”.

“Ottimo il lavoro fatto sul welfare partecipato – spiega il consigliere Abderrahmane Amajou -, un modello da estendere a più progetti, sollecitando la partecipazione della cittadinanza su temi di interesse comune, ad esempio per soluzioni alternative alla vendita rispetto a Palazzo Garrone”. Amajou segnala anche che “la mancanza di premialità potrebbe incidere sui risultati della differenziata”, suggerendo anche il “recupero degli scarti rispetto alla raccolta mercatale”.

“Il nostro bilancio ha un elemento fondamentale che i soli numeri non riuscirebbero a rappresentare: la visione, di una città, del suo futuro e del suo sviluppo – ha commentato Alberto Bergesio (Partito Democratico), comunicando anche un futuro passaggio di consegne rispetto al suo ruolo di presidente della Commissione Finanze, a causa di impegni lavorativi.

c.s.

Notizie interessanti:

Vedi altro