CUNEO - A Cuneo scoppia il “caso Gribaudo”: “Manassero dica se ci saranno conseguenze”

Dopo un’intervista della deputata dai toni tranchant, Boselli (Indipendenti) interpella la sindaca: “Le dichiarazioni sono ininfluenti sull’autonomia dell’ente?”

Andrea Cascioli 16/11/2025 07:55

Non ha tardato ad arrivare dalle colonne dei giornali alle aule del Comune il boato che la “mina” innescata da Chiara Gribaudo ha prodotto sulla politica cuneese. Pochi giorni fa, in un’intervista a Giampaolo Testa su Targatocn, la deputata e vicepresidente nazionale del Pd aveva sparato ad alzo zero sugli alleati centristi della coalizione che sostiene Patrizia Manassero a Cuneo. “Trovo sgradevole - aveva affermato tra l’altro - questo ‘casting’ del candidato a due anni dal voto, così come la politica dei ‘due forni’: se qualcuno vuole chiudere l’esperienza amministrativa, lo dica chiaramente e si faccia una verifica di maggioranza”. La verifica in effetti ci sarà, ha confermato alla nostra testata la sindaca di Cuneo, pur gettando acqua sul fuoco rispetto ai giudizi tranchant della “sua” rappresentante in parlamento: “È una lettura che nasce soprattutto da interventi esterni, sui giornali ma anche in alcuni momenti politici dove è stato affrontato non tanto il tema delle candidature a sindaco, quanto delle alleanze”. Come a dire, Gribaudo non legge il barometro delle sensazioni interne alla giunta, molto meno “perturbato” - almeno a detta della prima cittadina - di quanto non appaia a chi frequenta altre aule. Non si fa comunque sfuggire l’occasione di prendere la palla al balzo Giancarlo Boselli, che con la sua lista Indipendenti la campagna elettorale l’ha già dichiarata aperta, si voti nel 2027 alla scadenza naturale o prima. Boselli legge le dichiarazioni di Gribaudo traendone la conclusione che la deputata “sembra prendere atto dell’impossibilità di proseguire una collaborazione tra i due gruppi principali della maggioranza”, oltre a ipotizzare la non ricandidatura di Manassero e a richiamare le elezioni anticipate. L’obiettivo dell’interpellanza, già pronta per il prossimo Consiglio comunale a fine mese, è conoscere l’opinione della sindaca e “sapere se le dichiarazioni della deputata possano avere conseguenze sull’amministrazione o non siano invece da considerare come del tutto ininfluenti sull’autonomia politico-amministrativa dell’ente”.

Notizie interessanti:

Vedi altro