CUNEO - Alla Camera è 'bagarre' tra i parlamentari cuneesi sui fondi del Bando Periferie

La Gribaudo (PD) attacca i parlamentari di Lega e M5S: 'Non sono liberi di scegliere'. La replica di Gastaldi: 'La buttano in caciara: c'è l'intesa con l'ANCI, di cui il presidente è dem'

s.m. 14/09/2018 13:11

"Il governo alla fine ha deciso di tenersi i soldi che erano destinati alle periferie. Ieri ho illustrato in Aula l’ordine del giorno con il quale ho chiesto che quelle risorse, e in particolare le risorse per la città di Cuneo, per Piazza d’Armi, per Piazza Europa, per i quartieri Gramsci, Donatello, San Paolo, per le piste ciclabili, fossero erogate il prima possibile". A parlare è la deputata del Partito Democratico, Chiara Gribaudo, commentando un intervento in aula in merito al congelamento dei fondi del Bando Periferie deciso dall'esecutivo e attualmente di passaggio alla Camera. L'esito finale della votazione non è in discussione, ma la parlamentare borgarina ha attaccato duramente i suoi avversari politici. I finanziamenti del Bando sono inseriti nel cosiddetto 'Milleproroghe', sul quale il PD ha fatto (e ancora facendo) ostruzionisimo a Montecitorio. Il partito della Gribaudo ha già annunciato che metterà in votazione tutti gli odg presentati, ovvero 111, uno per ogni deputato dem.
 
"La maggioranza oggi lo ha respinto (l'ordine del giorno n.d.r.). Lo ha respinto la deputata Dadone dei 5 Stelle, lo ha respinto il deputato Gastaldi della Lega, che evidentemente non sono liberi di scegliere nemmeno su un ordine del giorno, nonostante tutta la disponibilità a lavorare per il territorio sempre promessa e oggi non mantenuta - continua la responsabile Lavoro del Partito Democratico tramite il suo profilo Facebook -. Lo hanno votato, va detto, Guido Crosetto e Monica Ciaburro. Si rimanda a chissà quando lo sblocco di 18 milioni di euro per i quali il Comune di Cuneo, come tante altre città italiane, aveva firmato un’apposita convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si passa sopra alla programmazione economica degli enti locali, ai cittadini di quei quartieri che attendevano una riqualificazione, una rigenerazione, piste ciclabili, nuovi servizi. Se esiste un senso a tutto questo, io non lo trovo".
 
Un'invettiva che ha fatto inalberare il deputato della Lega Nord, Flavio Gastaldi, che non le ha mandate a dire: "Qualcuno evidentemente si è accorto di aver coltivato troppo la politica romana nella scorsa legislatura e di essersi dimenticato degli amministratori del cuneese. Ora sta maldestramente cercando di rimediare ma, complice un partito abituato in Aula a buttare in caciara qualsiasi provvedimento pur di fare inutile ostruzionismo, non si è accorto che negli scorsi giorni l'Anci (presidente PD) ha dichiarato di aver incassato l'intesa col Governo proprio sul Bando Periferie". 
 
Il leghista, alla sua prima legislatura, non ha peli sulla lingua: "È buffo che il PD ora si erga a paladino degli enti locali, ma a noi amministratori basta vedere come i loro continui tagli alle amministrazioni nella scorsa legislatura abbiano portato la viabilità secondaria provinciale che percorriamo tutti i giorni alle condizioni attuali. Noi andiamo avanti, forti del consenso ricevuto che tastiamo con mano ogni giorno e facendo esattamente quello che loro hanno omesso di fare per anni: ascoltare il territorio". 
 
Negli scorsi giorni, sui fondi del Bando Periferie c'è stato l'impegno del presidnte del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha assicurato all'Anci l'intenzione di stanziare il denaro sulla base di tre anni invece che su due, come inizialmente previsto, assegnando le risorse in base "all'effettiva necessità".

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