CUNEO - Amministrative 2022, che succede dopo il cambio della guardia alla segreteria del Pd di Cuneo?

Riassetto degli equilibri nel partito di maggioranza. L'elezione di Erica Cosio, supportata dalla deputata Gribaudo, complica la scelta del candidato alla successione di Borgna

Da destra a sinistra: Michela Giuggia, Erica Cosio, Chiara Gribaudo, Patrizia Manassero e Sara Tomatis

Samuele Mattio 07/12/2021 10:51

 
L’elezione di Erica Cosio alla segreteria del Circolo del Partito Democratico di Cuneo, in discontinuità rispetto alla guida dell’ex dirigente scolastico Paolo Cattero (segretario uscente, sconfitto 39 voti a 33), sposta gli equilibri interni per le elezioni amministrative della prossima primavera. La dipendente dell’Asl, 34anni, è rappresentante "dell’ala sinistra” interna al partito - tra i ‘big’ era sostenuta dalla sola parlamentare Chiara Gribaudo -, il che lascia immaginare un riassetto degli equilibri interni ai dem (all’interno dei quali si è registrata una spaccatura, con un direttivo e una base divisi praticamente a metà) e che avrà inevitabilmente ricadute sulla coalizione che appoggia il sindaco Federico Borgna
 
Non è un mistero che le altre liste dell’attuale maggioranza - Centro per Cuneo, Cuneo Solidale e Democratica e Crescere Insieme - avrebbero preferito Paolo Cattero al timone dell’azionista più rilevante della Große Koalition alla guida di palazzo Civico (con i suoi 7 consiglieri il Pd è il gruppo più numeroso all’interno dell’assemblea cittadina). La linea di un’alleanza programmatica con le liste centriste portata avanti in questi anni dai democratici potrebbe ora subire una decisa sterzata, creando qualche mal di pancia agli alleati. Politicamente la Gribaudo, regista dell’operazione Cosio, ha messo a segno un bel colpo: alla vigilia in pochi avrebbero scommesso sul successo della sua candidata, il che ha aumentato lo stupore degli osservatori quando, nella serata di domenica, l’esito della contesa ha iniziato a girare sulle chat di whatsapp. La deputata, membro della segreteria nazionale del Pd, per il momento si è mossa con grande cautela, e dalla partecipata Agorà di qualche mese fa, volta a raccogliere idee sulla città, non si è mai fatta sentire sui temi dell’attualità cuneese. Ora, forte della bandiera messa sul Circolo, potrebbe cambiare strategia. L’obiettivo - non è un mistero - è quello di riunire le forze progressiste sotto un’unica bandiera per proporre una coalizione in grado di vincere le amministrative 2022, anche a costo di rompere l’attuale maggioranza. Alla base del piano la ripartenza da “valori condivisi” e l’esclusione dei “transfughi” dal centrodestra, il che potrebbe portare a una frattura con la lista Centro per Cuneo, che negli ultimi mesi non è rimasta a guardare e si è avvicinata ad Azione. Al partito di Carlo Calenda hanno recentemente aderito i consiglieri in carica Maria Laura Risso e Vincenzo Pellegrino, oltre al referente politico Beppe Delfino. La lista, pari al Pd per consiglieri fino all'adesione di Loris Marchisio al Gruppo Misto, ha al suo interno diversi aspiranti alla carica di primo cittadino (su tutti l’assessore all’Urbanistica Luca Serale, dato dagli osservatori come uno dei favoriti). 
 
A proposito di eventuali alleanze: nelle scorse settimane Cuneo per i Beni Comuni si è portata avanti lanciando la candidatura di Luciana Toselli, che potrà contare sull’appoggio della lista di Angelo Bodino e, pare, su una terza lista di carattere ambientalista. Giovedì 16 dicembre è in programma la presentazione della coalizione in Birrovia, ma non è escluso che alla luce del riassetto degli equilibri possa tornare a dialogare con i dem dopo la frattura di cinque anni fa (quando il Pd lasciò l’opposizione per entrare nella maggioranza di Borgna). Sul gruppo di Nello Fierro e Ugo Sturlese pesano però alcune differenze di veduti su temi programmatici: uno su tutti la posizione del nuovo ospedale. Il Pd di governo è stato uno dei principali sostenitori della soluzione Confreria, mentre la CBC ha picchiato forte contro il progetto, insistendo per il Santa Croce. Un caso per tutti per dire come l’alleanza sia difficilmente percorribile.
 
Più probabile l’interlocuzione con altre realtà. A guardare con curiosità al nuovo Pd targato Cosio-Gribaudo c’è la lista Evoluzione dell’ex presidente della Consulta Giovanile Pietro Carluzzo, ma un’eventuale coalizione rinnovata, di cui il Pd vorrà certamente dettare la linea, potrebbe esercitare una forza di attrazione anche nei confronti di altri attori della politica locale. Osservatori interessati gli Indipendenti del candidato sindaco Giancarlo Boselli, che da mesi sta conducendo un’accesa battaglia contro l’attuale amministrazione comunale.
 
Alleati attuali e futuri a parte, il nome che il Pd supporterà come candidata a sindaco dovrebbe essere l’ex senatrice Patrizia Manassero, attualmente vice di Borgna. Un nome forte su cui costruire una nuova alleanza, ma bisognerà vedere cosa ne diranno gli alleati di oggi. Al momento è presto per fare previsioni, ma un dato di fatto è che il sindaco Borgna ha iniziato la settimana dell’Immacolata con più preoccupazioni di come aveva finito la scorsa: la scelta del suo successore si fa più complicata.
 

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