CUNEO - Antonello Lacala è il nuovo coordinatore di Forza Italia a Cuneo

Dopo il passo indietro del dottor Colucci, il partito di Berlusconi si riorganizza in vista delle comunali. L’attuale fiduciario ha già guidato la sezione di Borgo

a.c. 17/04/2022 09:00

Anche Forza Italia batte un colpo in vista delle sempre più imminenti elezioni comunali a Cuneo. Lo fa dotandosi di un nuovo coordinatore di sezione, individuato nella persona di Antonello Lacala.
 
Il ristoratore 48enne, titolare de L’Ange Blanc a Limonetto, è un militante di lungo corso del partito di Berlusconi, per conto del quale era già stato commissario cittadino a Bordighera nell’Imperiese e poi fondatore della sezione Valle Vermenagna-Borgo San Dalmazzo lo scorso anno. Proprio alla luce di questa esperienza il segretario provinciale Maurizio Paoletti lo ha scelto per guidare gli “azzurri” nel capoluogo: “Visti gli ottimi risultati ottenuti nei territori delle vallate, culminati con la candidatura a sindaco di Borgo San Dalmazzo, alla guida di una lista civica, di Paolo Giraudo, è giusto che Antonello assuma anche il coordinamento della nostra formazione politica nel capoluogo, in particolare in un momento fondamentale quali sono le elezioni comunali”.
 
Antonello Lacala ha accettato il nuovo incarico dichiarando: “Sono molto contento di questo difficile nuovo impegno, e ringrazio per la fiducia Maurizio Paoletti e il governatore Alberto Cirio, oltre che naturalmente tutti coloro che mi hanno sempre dato fiducia, primi tra tutti il vice presidente del Consiglio Regionale Graglia, l’onorevole Zangrillo e il senatore Perosino”.
 
Il lavoro che ha davanti a sé il neocoordinatore è improbo. Si tratta a tutti gli effetti di ricostruire un partito polverizzato dalla mancanza di punti di riferimento in questi anni. Sono ormai lontanissimi i tempi in cui i forzisti, pur confinati all’opposizione, potevano contare sul maggior gruppo consiliare a palazzo civico - furono otto consiglieri su quaranta, dopo la tornata del 2002. Tramortiti prima dalle scissioni dei leader locali Costa e Crosetto, poi dal passaggio di quasi tutti gli uomini di punta ad altri lidi (ultimo in ordine cronologico è stato Massimo Garnero, l’unico consigliere eletto alle scorse amministrative), il partito si è trovato sempre più marginalizzato. Pesa il fatto che il baricentro di quel che rimane del berlusconismo nella Granda sia ormai tutto spostato verso l’Albese, con Cirio a fare da “asso pigliatutto”.
 
Sta di fatto che mentre i competitors si riorganizzavano, Forza Italia è rimasto l’unico partito di centrodestra orfano di rappresentanza nel parlamentino di via Roma. Dalle ultime comunali del 2017 era uscito con un misero 3,17%, seguito due anni dopo dal 7,44% raccolto alle europee e dal 6,29% delle regionali: numeri da cui sarà arduo discostarsi, anche tenuto conto che nel frattempo i Fratelli d’Italia sono diventati un alleato sempre più ingombrante. A trainarli ci sarà l’appeal della leader nazionale Giorgia Meloni, ma soprattutto il paziente lavorio di Guido Crosetto a livello locale.
 
Poche settimane fa si era affacciata all’orizzonte l’ipotesi di un “listone” unico di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia per le comunali cuneesi. Un’eventualità che forse non sarebbe troppo dispiaciuta ai berlusconiani, i più in affanno - secondo i rumors - nel cercare di chiudere una lista con trentadue candidati. A spazzarla via hanno provveduto proprio i “fratelli”, per bocca del coordinatore provinciale William Casoni. Si torna così al punto di partenza, con l’incombenza - tuttora in sospeso - di trovare un candidato sindaco.
 
Archiviata la breve stagione del dottor Vincenzo Colucci, il cardiochirurgo del Santa Croce che ha lasciato solo il mese scorso l’incarico di coordinatore, Forza Italia si affida a due “papi stranieri”, il sindaco di Boves Paoletti e appunto Lacala. Circostanza curiosa, il fatto che da Borgo arrivi anche il più recente tra i possibili candidati del centrodestra: si tratta dell’attuale sindaco Gian Paolo Beretta, il cui nome circola con sempre maggiore insistenza nel totonomine da quando un altro borgarino, il presidente dell’Atl Mauro Bernardi, ha chiarito che non intende essere della partita. La paventata fusione tra i due comuni, insomma, sembra essere già realtà negli incerti equilibri politici della coalizione.

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