CUNEO - Approvata la legge sul terzo mandato ai sindaci dei piccoli comuni

La modifica interessa i 222 comuni della Granda sotto i 5mila abitanti. Gli stessi centri saranno esclusi dal controllo di gestione, finora applicato a tutti

Redazione 05/04/2022 18:30

È stato approvato oggi in Senato il disegno di legge che modifica il limite al numero di mandati consecutivi dei sindaci nei piccoli comuni. In virtù del voto odierno, il terzo mandato ai sindaci fino a 5mila abitanti diventa legge.
 
Un provvedimento destinato ad avere ripercussioni rilevanti in provincia di Cuneo, dove i comuni sotto i 5.000 abitanti sono oltre 222 sui 247 totali.
 
Il provvedimento è composto di tre articoli. L’art.1 dispone l’inconferibilità di incarichi amministrativi di vertice negli enti di diritto privato in controllo pubblico in caso di condanna, anche con sentenza non passata in giudicato, per reati contro la pubblica amministrazione. L’articolo estende quindi anche alle società partecipate quanto previsto sino ad oggi, ossia l’inconferibilità di incarichi di vertice nelle amministrazioni statali, regionali e locali.
 
L’art.2 è relativo alla semplificazione e sburocratizzazione ed esclude i comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti dal novero dei piccoli centri tenuti ad applicare il controllo di gestione che fino ad oggi era applicato a tutti i comuni.
 
Infine l’art.3 dispone che i sindaci che abbiano svolto un numero di mandati consecutivi superiore al limite previsto non siano ricandidabili, ed eleva a tre il numero di mandati consecutivi consentiti ai sindaci dei Comuni con meno di 5.000 abitanti. Per i Comuni con più di 5.000 abitanti il numero di mandati consecutivi consentiti rimane 2.
 
“In origine, due anni fa, il testo era composto di 36 articoli - ricorda il senatore leghista Giorgio Maria Bergesio -, poi purtroppo ridotti a tre. Obiettivo è dare un contributo fondamentale agli amministratori comunali. Tre articoli importanti che tengono conto delle responsabilità che hanno oggi i sindaci. Oggi essere sindaco significa essere operativo 24 ore su 24, mettere da parte il proprio lavoro e la propria famiglia, e mettere davanti a tutto una comunità che ha bisogno e diritto di avere risposte su ampio raggio. E i sindaci rispondono in prima persona. Il legislatore deve quindi dare loro gli strumenti per poter operare al meglio”.
 
Il senatore Bergesio ritiene “fondamentale” soprattutto l’articolo 3, quello che offre la possibilità del terzo mandato ai sindaci dei piccoli centri: “I sindaci devono avere lungimiranza e necessitano di tanto tempo per veder attuati i loro progetti, visti i tempi della burocrazia. Un sindaco in prima legislatura deve poter vedere completate le proprie iniziative. È tempo di dare risposta alle esigenze dei nostri sindaci, spesso indicati come eroi ma a cui dobbiamo dare le risorse e gli strumenti necessari per poter amministrare al meglio le nostre comunità”.

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