CUNEO - Borgna mette il rimpasto di Giunta in stand by: cambia solo il presidente del Consiglio (per ora)

Il sindaco punta a non toccare gli equilibri della Giunta, nonostante le spinte interne per alcuni cambiamenti. Nel vertice al 'Saloon' le pistole sono rimaste nella fondina

Samuele Mattio 07/10/2019 13:06

Per il momento cambierà solo il presidente del Consiglio comunale con la 'staffetta' tra Antonino Pittari e Alessandro Spedale. Nel vertice di maggioranza, svoltosi sabato scorso al 'Saloon' di San Chiaffredo le pistole sono rimaste nella fondina. Il sindaco Federico Borgna, vestiti i panni dello 'Sceriffo', ha messo a freno gli appetiti dei partiti e delle liste che lo sostengono sul rimpasto di Giunta, incentrando l'ordine del giorno del meeting sull'agenda delle cose da fare nei rimanenti due anni e mezzo di mandato. 
 
Le spinte per qualche aggiustamento nell'amministrazione cittadina c'erano e ci sono tutt'ora, ma per il momento sono state abilmente messe in stand by dal primo cittadino, che ha poco interesse a spostare gli equilibri creati con difficoltà. Tra le questioni aperte lo squilibrio di Cuneo Solidale Democratica rispetto alle altre forze. Con la seduta di Alessandro Spedale sullo scranno più alto dell'assise cittadina la lista avrà nella sua orbita un assessore (Guido Lerda) e il presidente del Consiglio Comunale, oltre alla presidenza del Consorzio Socio-Assistenziale del Cuneese Giancarlo Arneodo, nonostante conti su soli tre rappresentanti. Pressioni per un ingresso in Giunta erano state fatte dai Moderati di Alberto Coggiola, in procinto di raddoppiare il numero dei consiglieri con l'ingresso nel gruppo di Sara Tomatis e il conseguente cambio di denominazione nel renzianissimo Italia Viva. Altra questione aperta riguarda l'ingresso in Giunta di Valter Fantino, ma (per il momento) non se ne farà nulla.
 
Federico Borgna si conferma sempre più leader di una coalizione eterogenea e con diverse sensibilità politiche, mostrando di avere ben saldo il bastone del comando. Al netto delle lotte interne, da tutti i gruppi (Centro Per Cuneo, Partito Democratico, Crescere Insieme, Cuneo Solidale Democratica e Moderati), il sindaco è ritenuto il garante dell'unità della maggioranza, uscita rafforzata da un vertice che poteva nascondere parecchie insidie e che gli osservatori più attenti hanno definito 'dagli esiti non scontati'. Detto in altre parole, l'alleanza è compatta (almeno fino al 2022).
 
 

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