CUNEO - Boselli contro gli ex “amici” del centrosinistra: “A Cuneo pensano di aver già vinto”

Il candidato sindaco indipendente torna a polemizzare con la giunta uscente: “Nel Pd solo Gribaudo ha capito che la mazzata potrebbe arrivare a sorpresa”

Redazione 12/09/2021 19:01

 
Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del candidato sindaco di Cuneo Giancarlo Boselli:
 
 
Il distacco degli abitanti da una politica che pensa di rappresentare la città a prescindere dal fatto che non la conosce più, perché non va nei quartieri e nelle frazioni e non dialoga con le forze sociali e le forze produttive, è stato evidente già alle scorse elezioni comunali.
 
Il 40% dei cuneesi non ha votato. Se teniamo conto di questo dato, l’attuale maggioranza governa con il sostegno del solo 36% di consenso effettivo delle cittadine e dei cittadini. Ma la lezione non l’hanno imparata.
 
Il sindaco, alcuni assessori, esponenti del maggiore partito di giunta, spavaldamente, spocchiosamente e presuntuosamente vanno in giro a dire che non han fretta di scegliere il loro candidato o candidata sindaco perché hanno già vinto. A loro comunque non ci sarebbe alternativa e, qualunque sarà il nome del candidato/a proposto negli ultimi mesi prima del voto, vincerà al primo turno.
 
Perché loro non hanno bisogno di stare tra le persone a lungo, di farlo conoscere e incontrare, con impegni che richiedono mesi e mesi. Non c’è storia. Non ce n’è per nessuno. Hanno già vinto.
 
Solo l’onorevole Gribaudo, che non è di Cuneo, sembra aver capito che qualcuno anche nel suo partito, oltre che nella coalizione Borgna, ciurla nel manico. Quindi anche attraverso iniziative Pd sta cercando di far comprendere che la mazzata potrebbe arrivare come una sorpresa con l’uovo di Pasqua. Basta la forza dei gruppi di maggioranza per far eleggere sindaco uno qualsiasi tra i sei o sette che pensano di poterlo fare? O i cittadini e le cittadine vogliono scegliersi il sindaco nella persona che pensano lo possa saper fare?
 
Per loro la campagna elettorale è solo un fastidio inutile, tanto è tutto deciso. Gli elettori stretti nei loro meccanismi e nelle loro relazioni di potere, per interesse, faranno comunque come diranno loro.
 
Per noi invece la campagna elettorale è un piacere. È ascolto, confronto. Ricerca di consenso consapevole, giorno dopo giorno. E con particolare attenzione ci rivolgeremo a quel 40% che, deluso, non ha più votato.
 
Solo con un sindaco indipendente dai meccanismi di partito che bloccano le decisioni, le scelte, o le compromettono (caso ospedale) - e ai quali alcune liste civiche si sono conformate -, la città potrà avere un buon governo.
 
 
Giancarlo Boselli

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