CUNEO - Cambio di fronte in Consiglio comunale a Cuneo: Alberto Coggiola aderisce a Fratelli d’Italia

Prosegue l’’assalto alla diligenza’ meloniana: nel 2017 FdI prese solo l’1,04%, oggi conta su due consiglieri (come la Lega). E i Moderati spariscono dall’assemblea

Andrea Cascioli 20/06/2020 18:54

 
Non sarà un terremoto politico ma è uno smottamento di un certo rilievo quello venutosi a creare nel Consiglio comunale di Cuneo in seguito al passaggio di Alberto Coggiola, unico consigliere eletto tra i Moderati alle ultime elezioni, nelle file di Fratelli d’Italia.
 
Il ‘neoacquisto’, per usare il gergo del calciomercato, è stato salutato dal coordinatore provinciale William Casoni, il quale si dice contento dell’approdo nella compagine dell’avvocato 57enne e gongola: “Nella nostra città, Fratelli d’Italia avrà ora due consiglieri, tanti quanti la Lega e il Movimento 5 Stelle. Ci apprestiamo a diventare sempre più un punto di riferimento e di alternativa per tutti i cuneesi stanchi della scialba stagione politica rappresentata dalla sinistra e dal sindaco Borgna”.
 
Un salto di qualità impensabile, solo tre anni fa, per una formazione uscita dalle ultime elezioni comunali con un deludentissimo risultato: appena 248 voti di preferenza, l’1,04%. Da allora però è passata molta acqua sotto i ponti, soprattutto a livello nazionale dove il carisma di Giorgia Meloni sta riportando la fiamma tricolore agli antichi fasti di An, a scapito soprattutto degli alleati di coalizione di Lega e Forza Italia. I più bravi a fiutare l’aria l’hanno capito e anche in Piemonte è scattata la corsa a riposizionarsi. I rumors vociferano addirittura di un possibile ingresso tra i meloniani - non si sa quanto imminente - del presidente di Regione, il forzista (ed ex leghista) Alberto Cirio.
 
Nel frattempo la destra ex aennina si sfrega le mani anche nel capoluogo della Granda: due anni fa c’era stato lo ‘scippo’ dell’unico consigliere eletto dai cugini di Forza Italia, Massimo Garnero (un cambio di casacca contornato da non poche polemiche, visto che era stato lui stesso a rassicurare i forzisti dopo il precedente ‘ritorno di fiamma’ della sorella, Daniela Santanchè). Ora Casoni & co. si tolgono lo sfizio di mangiare una pedina a quella che fu la maggioranza di Borgna uscita dalle elezioni 2017. Era stato proprio Coggiola, nel gennaio scorso, a traghettare la lista dei Moderati tra i banchi dell’opposizione, dopo due anni e mezzo vissuti tra molti mal di pancia anche per via dell’esclusione dalla giunta.
 
Per il partito di Giacomo Portas la perdita dell’unico referente nell’assemblea di via Roma, dopo tredici anni di presenza ininterrotta, è un duro colpo. Il partito centrista nato nel 2005 dall’iniziativa dell’ex consigliere regionale forzista aveva saputo affermarsi in questi tre lustri come un riferimento per gli scontenti del ‘bipolarismo muscolare’, cogliendo risultati importanti anche a Cuneo: nelle elezioni del 2012, pur uscendo sconfitti insieme alla coalizione di Gigi Garelli, i Moderati avevano piazzato ben due consiglieri e il 6,81% di lista, seguito da un comunque lusinghiero 4,56% nelle ultime consultazioni. Rivelatosi vaso di coccio tra vasi di ferro, il partito ha perso la contesa delle nomine in giunta e ora anche la sua rappresentanza in Consiglio. Difficile pensare che il passaggio tra i ranghi renziani di Italia Viva possa risollevarne le sorti.

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