CUNEO - Casapound Cuneo: 'Campagna volta a delegittimare il valore del nostro successo elettorale'

L'ex candidato sindaco di CPI, Fabio Corbeddu, commenta la notizia della testata di Roberto Spada al giornalista Rai

s.m. 09/11/2017 16:22

La notizia della testata di Roberto Spada al giornalista di Nemo, Davide Piervincenzi ha fatto il giro del web. Per il collega della Rai, colpevole di fare il proprio lavoro, ha subito un'aggressione vile e ingiustificata che fa notizia proprio per la gratuità del gesto. In poche ore le colonne dei giornali si sono riempite di parole, chi parlando di attacco alla libertà di informazione chi parlando di mafia (capitale e non), chi collegando lo Spada a Casapound, in virtù di un post su Facebook che esprimeva simpatia per il movimento di Di Stefano. 
 
Sul tema abbiamo sentito Fabio Corbeddu, ex candidato sindaco di CasaPound Italia a Cuneo: "Premetto che l'episodio di ieri è deprecabile come ogni episodio di violenza; ciò che va precisato è che Roberto Spada non fa parte e non ha mai fatto parte di CasaPound, quindi è sbagliato associare il movimento a questi fatti. Il successo elettorale di CasaPound (9% dei voti) nel X° Municipio di Roma non è passato inosservato, da parte di alcuni media è quindi partita una campagna volta a delegittimarne il valore. Ricercare il perchè di questo successo in inesistenzi sodalizi con la criminalità è scorretto: il radicamento di CasaPound ad Ostia è dovuto alle tantissime iniziative sociali svolte a favore della popolazione, contro il degrado, per l'aggregazione e contro la criminalità, specie in quartieri popolari dove appunto vige l'abbandono da parte delle istituzioni".
 
Il leader di Casapound a Cuneo continua analizzando i risultati di CPI sul territorio e attaccando PD e Anpi: "I maggiori successi elettorali di CasaPound (Bolzano, Lucca e Todi su tutti, prima ancora di Ostia) sono sempre stati frutto della presenza incessante dei militanti e del radicamento sui territori. Dato che si parla di mafia, è bene ricordare che l'unico movimento a denunciare le collusioni della politica fu già mesi fa proprio CasaPound Italia: successivamente il X° Municipio, a guida Pd, è stato sciolto dalla magistratura per reati di associazione mafiosa. Gli esponenti di CasaPound, al contrario, non hanno né condanne né procedimenti in corso, non hanno nulla da nascondere e sono pronti a dimostrare la propria estraneità nelle inchieste sia giudiziarie che parlamentari. L'argomento usato per "dimostrare" il  presunto sodalizio tra il mio movimento e Roberto Spada è la presenza della sua associazione sportiva ad una festa di 18 mesi organizzata da CasaPound con le associazioni del quartiere: forse sarebbe opportuno chiedere spiegazioni anche per la partecipazione della stessa palestra ad una festa in piazza per il 25 aprile, patrocinata da Anpi, Comune di Roma e Regione Lazio".

Pochi minuti fa, Simone Di Stefano, leader nazionale di CPI ha chiesto ufficialmente alla magistratura di aprire un fascicolo d'inchiesta per appurare l'esistenza di un connubio tra Casapound e Spada, chiedendo di istituire una commissione d'inchiesta parlamentare.

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