CUNEO - "Chi lavora è solo un prodotto da spremere fino alla morte"

Il segretario provinciale del Partito Comunista, Graziano Gullotta, di ritorno dalla manifestazione romana di protesta contro il Governo, commenta la morte bianca avvenuta lunedì a Genola

09/10/2019 09:02

 
Buona partecipazione in piazza Santi Apostoli a Roma nel pomeriggio di sabato 5 ottobre, dove migliaia di persone hanno partecipato alla manifestazione indetta dal Partito Comunista per protestare contro l’attuale governo. Anche dal Piemonte i militanti si sono mobilitati per prendervi parte. Il segretario provinciale di Cuneo, l’albese Graziano Gullotta, si ritiene soddisfatto "nonostante - spiega - la manifestazione sia stata solo un punto di partenza, l’obiettivo è quello di crescere e radicarsi ancora di più nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle periferie: dove, insomma, si avvertono più da vicino gli infausti effetti delle politiche padronali". Le tematiche trattate nel corso della manifestazione e del dibattito hanno riguardato anche la risoluzione europea che ha equiparato il comunismo al nazismo.

"Oltre alle forze di destra, anche i parlamentari del Partito Democratico hanno votato a favore, commettendo una grave falsificazione  storica, che è possibile smentire leggendo un qualsiasi manuale di storia in uso nelle scuole superiori. Scuole che, dopo le solite false promesse, con il nuovo ministro Fioramonti hanno subito un taglio di 1,8 miliardi di euro"
. Il tema del lavoro ha avuto uno spazio centrale di grande importanza. Come riportato dal segretario Gullotta, "anche in Piemonte i lavoratori continuano a subire ricatti padronali: quando l’unione degli industriali ordina un licenziamento, nessuno tra i maggiori partiti politici scende in piazza a difesa della classe operaia. Anzi, si giustifica il tutto usando termini astratti come “flessibilità”, “costo del lavoro”, “imprenditori illuminati”, quando la sola parola reale è “sfruttamento”". In conclusione, Gullotta commenta la tragedia avvenuta nello stabilimento Cemental di Genola, dove un operaio di 56 anni è morto sul colpo schiacciato da una gru: "Di lavoro, in Italia e nella nostra provincia, si muore. Il tema della sicurezza è prioritario, poiché in nome del profitto di poche imprese si sparge il sangue di migliaia di lavoratori. Tutta la solidarietà del Partito Comunista va alla famiglia dell’operaio cuneese ucciso dalla scellerata logica del capitalismo, dove chi lavora è solo un prodotto da spremere fino alla morte". 



c.s.

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