CUNEO - Com'è la situazione nel centrodestra cuneese in vista delle politiche?

In Forza Italia l'uomo di punta è Cirio, Costa leader del 'quarto petalo', Fdi pensa a Lauria, mentre Bergesio deve guardarsi da... Cota

S.M. 04/12/2017 18:21

C'è gran fermento nel cuneese in vista delle prossime elezioni nazionali. La frammentazione dello scenario politico rende la battaglia più accesa che mai. Oggi vediamo qual è la situazione del Centrodestra, dato come favorito da molti sondaggisti, anche alla luce del risultato delle elezioni regionali siciliane, ultimo test prima delle politiche.

La ripresa di Forza Italia, trainata dal ritorno in campo (per il momento da 'allenatore' per sua stessa ammissione) di Silvio Berlusconi, sta procedendo a gonfie vele e molti sondaggisti danno i forzisti in sorpasso sulla Lega Nord. Il gran lavoro di Alberto Cirio sul territorio (gli è riconosciuto anche dai suoi detrattori) consente ai moderati di centrodestra di guardare con ottimismo alla prossima competizione elettorale anche in provincia di Cuneo.

Il principale alleato, vale a dire la Lega di Salvini non vuole certo stare a guardare: non più di due settimane fa il leader del Carroccio aveva dichiarato, in un'esclusiva intervista alla nostra testata on-line, di voler tornare a essere il primo partito in provincia di Cuneo. Se per Forza Italia il candidato di punta alle Politiche sarà certamente Alberto Cirio, per la Lega il favorito è Giorgio Bergesio. Per l'ex sindaco di Cervere però, la partita per la candidatura è dall'esito incerto. L'attuale segretario uscente ha un discreto consenso sul territorio, ma non è gradito all'ala 'salviniana'. Da Novara giungono notizie di un ritorno in campo nientemeno che dell'ex governatore della Regione Piemonte, Roberto Cota, ripulitosi l'immagine dopo gli scandali giudiziari che ne avevano accompagnato l'uscita dalla scena politica. Cota non è certo un fedelissimo di Salvini, ma è da collocare nella cosiddetta 'minoranza interna', se l'avvocato novarese riuscisse a spuntarla è francamente difficile che il segretario federale candidi in posizioni favorevoli due esponenti della fazione 'bossiana'. La partita è certamente aperta e vedremo che cosa succederà nelle prossime settimane.

In Fratelli d'Italia la situazione è differente. I numeri non sono più quelli di quando Alleanza Nazionale non era un'appendice, ma il nome del partito. Nonostante ciò il movimento che fa riferimento a Giorgia Meloni non sembra intenzionato a raccogliere le briciole e pare determinato a ritagliarsi uno spazio tra i due contendenti principali per l'egemonia nel centrodestra cuneese (FI e Lega). Per depositari dell'eredità della Fiamma c'è da capire chi sarà il candidato di grido su cui puntare. In molti vociferano che si tratti dell'ex assessore provinciale e attuale consigliere comunale a Cuneo, Beppe Lauria. Per lui si tratterebbe di un ritorno, dopo la lunga militanza in Alleanza Nazionale. Lauria garantirebbe voti e popolarità immediata al simbolo e sarebbe sicuramente stimolato a fare bene in una sfida all'ultimo voto con gli 'alleati'.

L'altro simbolo che sicuramente sarà della coalizione è quel 'Quarto Petalo' che fa riferimento a Enrico Costa. L'ex ministro monregalese, oggi deputato, da abile stratega politico quale è ha dato con largo anticipo le dimissioni dal governo Gentiloni e ora vuole ritagliarsi un ruolo da protagonista al fianco del Cavaliere con la nuova formazione liberale.

A destra della coalizione appena elencata ci sarà Casapound, che ha già individuato in Simone Di Stefano il candidato premier per la corsa in solitaria alle prossime elezioni politiche. E a livello locale? Probabilmente la 'tartaruga' punterà su Fabio Corbeddu, uno che non ha paura delle 'misssioni impossibili', essendo già stato candidato alla poltrona di sindaco per la città di Cuneo nell'ultima tornata elettorale.

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