CUNEO - Cuneo, le Sardine intervengono a gamba tesa nel dibattito sull’ordinanza antibivacco

‘Indecorosa è la povertà’: stamane il tweet (con imprecisioni) sul provvedimento firmato dal sindaco Borgna

Mattia Santori

s.m. 30/09/2020 12:39

 
Nate durante la campagna elettorale per le regionali dell’Emilia Romagna dichiarandosi in aperto contrasto con le idee della Lega di Matteo Salvini e capaci di riempire le piazze di mezza Italia, negli ultimi mesi le Sardine hanno perso gran parte dell’hype che ne ha contraddistinto l’ascesa, ma rimangono comunque un movimento guardato con interesse dagli osservatori. In queste ore il gruppo del leader Mattia Santori è intervenuto a gamba tesa nel dibattito politico cuneese. 
 
Sul profilo Twitter ‘6000 Sardine’ è stato postato un cinguettio riguardante la città di Cuneo, nello specifico l’ordinanza antibivacco firmata dal sindaco Borgna durante l’estate. Il provvedimento, già ampiamente contestato dalla galassia della sinistra locale, con il culmine nella protesta organizzata dai Radicali di Filippo Blengino lo scorso 11 settembre e proseguita in questi giorni con il presidio permanente sotto il Comune ad opera della Rete Minerali Clandestini, ha certamente fatto discutere, tant’è che si tratta della seconda volta che la politica nazionale interviene sull’ordinanza: nelle scorse settimane lo aveva fatto anche la leader radicale Emma Bonino. Della questione si è parlato anche la scorsa settimana nel Consiglio comunale del capoluogo della Granda.
 
“Indecorosa è la povertà - cinguetta il movimento di Santori -. Il sindaco fa ordinanze contro chi dorme accampato. Si tratta di braccianti stagionali: è una situazione che si ripete ogni anno, ma è più facile chiamarli clochard. Il questore fa il duro e chiama "banditi" i volontari delle associazioni”. Il tutto accompagnato dall’hashtag ‘#cuneo’ e da una foto dell’ultima manifestazione.
 
Va detto che il questore di Cuneo non ha mai apostrofato come ‘banditi' i volontari delle associazioni. Il riferimento effettuato dal capo della polizia era ai pregiudicati gravitanti nella zona del Movicentro, attirati, secondo Emanele Ricifari, proprio dal comportamento di chi continuava a portar loro viveri e sostegno operando da ‘battitore libero’.
 
Anche la questione dei braccianti stagionali è dibattuta: secondo la Questura la percentuale dei lavoratori della frutta tra i senzatetto che d’estate dormono all’addiaccio è piuttosto risicata. Di diverso avviso sono la Rete Minerali Clandestini (che raggruppa alcune associazioni di volontariato del Cuneese) e la lista Cuneo per i Beni Comuni del consigliere comunale Ugo Sturlese.
 
Nell'ultima assemblea cittadina la vicesindaco Patrizia Manassero aveva confermato che, almeno per quanto riguarda il dormitorio della ex caserma Piglione: “In totale sono state accolte 165 persone, di queste solo 23 avevano in mano un contratto di lavoro”. Confermando che gran parte dei senza fissa dimora in territorio comunale sono estranei o marginali rispetto alla questione degli stagionali della frutta.
 
Alle persone accolte nel dormitorio di via Bongiovanni bisogna aggiungerne un’altra quarantina in città, potenzialmente oggetto dell'ordinanza, circa metà delle quali sono in possesso di un contratto di lavoro e dovrebbero essere ricollocate. “Non sappiamo perché Cuneo attragga tante persone senza contratto”, aveva detto la vicesindaco, sottolineando che la grande massa dei lavoratori stagionali sono ormai ospitati in azienda: “Qui c’è invece chi arriva nella speranza di un contratto ed è più a rischio di sfruttamento”.
 
Indubbiamente i pochi caratteri a disposizione sul social di Jack Dorsey non hanno aiutato, ma l’eccessiva semplificazione di una questione complessa, e forse poco approfondita, ha portato le Sardine a un intervento scomposto.

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