CUNEO - Cuneo, l’ex assessore Davide Dalmasso lascia il Consiglio comunale: “Nessuna polemica”

Nome di peso nelle due giunte Borgna, il centrista non era stato riconfermato da Manassero: “Non è un altro caso Pittari. Chiudo un percorso, ma la passione c’è ancora”

Andrea Cascioli 18/07/2022 17:42

Davide Dalmasso ha rassegnato le dimissioni dalla carica di consigliere comunale di Cuneo. La notizia arriva nel giorno del primo Consiglio comunale dell’era Manassero, a tre giorni di distanza dal terremoto politico apertosi con il polemico abbandono del gruppo del Pd da parte di Nino Pittari.
 
Quello dell’ex assessore, però, è un addio (o un arrivederci) senza scontento: “Non sono in polemica con la maggioranza. Le motivazioni sono di natura personale. Ho chiuso un percorso dopo un’esperienza amministrativa durata dieci anni”. Quanto al futuro, per dirla con le parole del Califfo, non esclude il ritorno: “La passione c’è ancora, vedremo”.
 
Avvocato, classe 1971, figlio dello storico esponente del Partito Liberale Italiano Gianmaria che fu consigliere comunale e assessore a sua volta, Dalmasso era stato eletto una prima volta nel 2012 con la lista civica Cuneo Più e poi nel 2017 con Centro per Cuneo, sempre a sostegno di Federico Borgna. In entrambe le occasioni il sindaco lo aveva chiamato a far parte della giunta, assegnandogli deleghe “pesanti” come la mobilità e l’ambiente. In questa veste è stato uno degli assessori più in vista e ha seguito interventi di rilievo come la realizzazione di Parco Parri, il discusso e non ancora concluso iter per la riqualificazione di piazza Europa e le modifiche alla viabilità ispirate ai principi dell’urbanistica tattica (dalle quali aveva avuto origine la recente querelle su via Pavese).
 
Alle ultime elezioni era indicato, insieme al compagno di lista Luca Serale, come uno dei papabili candidati a sindaco, guardato con simpatia soprattutto dall’area centrista più propensa a spezzare l’intesa con il Pd in favore di un rassemblement moderato aperto al centrodestra. Eletto con 210 voti al quinto posto, era preceduto in ordine di preferenza da Serale, Valter Fantino, Cristina Clerico e Luca Pellegrino, tutti entrati a far parte della nuova giunta di Patrizia Manassero. Al posto del dimissionario Dalmasso entrerà in Consiglio la prima esclusa della lista, Serena Garelli, che aveva totalizzato 147 preferenze.

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