CUNEO - Cuneo, nelle prossime settimane il ‘rimpastino’ di Giunta

Guido Lerda lascerà l’assessorato a Marco Vernetti. In Consiglio rientrerà il professor Giovanni Cerutti. Al momento non sarebbero previsti altri movimenti

s.m. 03/02/2020 15:36

 
Pacta sunt servanda. Come già annunciato nelle scorse settimane all’avvicendamento alla guida del Consiglio comunale di Cuneo tra il dem Nino Pittari e il solidale Alessandro Spedale, farà seguito un ‘rimpastino’ di Giunta. Dopo aver completato il passaggio della gestione unica e pubblica del servizio idrico provinciale, nelle prossime settimane l’ingegner Guido Lerda dovrebbe (il condizionale è d’obbligo in assenza di ufficialità) lasciare l’assessorato a Marco Vernetti, seppur con un rimescolamento di deleghe. 
 
‘Rimpastino’ perché al momento non sembrano esserci in programma altri movimenti, a meno di cambiamenti dell’ultimo minuto. Ad inizio legislatura si era parlato di un avvicendamento interno al PD, con l’ingresso di Simone Priola in Giunta, ma al momento sembra che non ci siano nuove su questo fronte. Stesso destino per l’ex assessore allo Sport Valter Fantino, del cui rientro si era parlato nei mesi scorsi e per il quale si vociferavano spinte interne alla sua lista di appartenenza, ‘Centro per Cuneo’. 
 
Il sindaco Federico Borgna ha fatto capire di non gradire troppi movimenti e l’unico avvicendamento che dovrebbe andare in porto, almeno per il momento, è quello tra Vernetti e Lerda. Lo ‘scambio’ interno a Cuneo Solidale sancirebbe il rientro nel parlamentino di via Roma del professor Giovanni Cerutti, già presidente del Consiglio comunale e primo escluso nel 2017.
 
Nelle scorse settimane la maggioranza ha dovuto fare i conti con la fuoriuscita dei Moderati dalla maggioranza della Sala Consiglio. Nell’ufficio del primo cittadino la mossa è stata letta, almeno pubblicamente, come un riposizionamento del movimento di Mimmo Portas a livello regionale, anche se è probabile che il senatore ‘indipendente’ di Italia Viva non avrebbe disdegnato un assessorato per il suo consigliere Alberto Coggiola, oggi nel gruppo misto di minoranza. Borgna avrebbe  dunque ritenuto ‘sacrificabile’ il suo appoggio. 
 

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