CUNEO - Da Cuneo la Meloni stuzzica gli alleati e attacca Conte: "Se non è d'accordo con il Governo ritiri i ministri"

Stamane la leader di Fratelli d'Italia al Centro Incontri di corso Dante per le amministrative: "Questa città ha potenzialità inespresse". Poi una battute da buongustaia: "Questa la provincia in cui si mangia meglio"

Giorgia Meloni all'arrivo in Provincia

Samuele Mattio 20/05/2022 14:54

Giorgia Meloni sceglie Cuneo per lanciare una stoccata agli alleati del centrodestra. La leader di Fratelli d’Italia è arrivata questa stamattina - venerdì 20 maggio - al Centro Incontri della Provincia, per sostenere la candidatura di Franco Civallero (appoggiato da FdI, Lega, Forza Italia-UDC e dalla lista civica SiAmo Cuneo). Dal palazzo di corso Dante ha “punto” Matteo Salvini e Silvio Berlusconi: “Continuo a chiedere agli alleati se la loro priorità è battere la sinistra o Fratelli d’Italia”, ha affermato. “Non sopporto l’idea tutta italiana che per essere presentabili bisogna essere di sinistra, scimmiottarla o governarci insieme. Ai nostri elettori dobbiamo dare l’orgoglio e la rivendicazione di non essere figli di un dio minore” ha proseguito, incalzata dalle domande dei giornalisti. Al di là delle frecciate, la Meloni ha comunque minimizzato le tensioni interne alla coalizione: “Alla fine si trovano soluzioni di unità indipendentemente da ciò che accade. La differenza tra noi e i nostri avversari è che noi stiamo insieme naturalmente, abbiamo una visione comune sui grandi temi”.
 
L'attuale situazione politica, soprattutto alla luce delle fibrillazioni dei Cinque Stelle che sono scoppiate dopo il voto sul presidente della commissione Esteri del Senato, vede il governo in difficoltà. Anche se l’impressione è che i pentastellati non siano intenzionati ritirare i loro uomini. La Meloni ha approfittato dell’occasione per sparare ad alzo zero sull’ex premier Conte, leader dei grillini: “Quando lo sento parlare di escalation militare, mi corre l’obbligo di ricordagli che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è un suo uomo. Se non è d’accordo con la politica del governo si prenda le sue responsabilità, ritiri i ministri e passi all’opposizione”.
 
La Meloni, arrivata con quasi un’ora di ritardo rispetto all’orario concordato (le 11), è stata accolta con entusiasmo da simpatizzanti e maggiorenti del partito a livello provinciale e regionale. Tra tante bandiere con la fiamma tricolore c’erano gli assessori di Cirio Elena Chiorino e Maurizio Marrone, il consigliere a palazzo Lascaris Paolo Bongioanni, ma anche una carrellata di parlamentari, tra questi la sindaca di Argentera Monica Ciaburro. In sala era presente anche il candidato sindaco Franco Civallero e “Giorgia” ne ha approfittato per dare la sua visione della zona: “Cuneo è una città che ha molte potenzialità inespresse. È fulcro di una provincia fondamentale per il Piemonte e snodo di raccordo con la Francia e per l’Europa. In questi anni è stata amministrata con la sola gestione del quotidiano, penso ci voglia una visione diversa per un territorio come questo: Cuneo deve tornare al centro della Granda”. Una delle ricette proposte passa per il rilancio del turismo: "Questo è un territorio fantastico: identità, storia e enogastronomia. Mangio in tutta Italia e posso dire che forse questa è la provincia in cui si mangia meglio”. Poi ha affrontato l’annosa questione dei collegamenti: “C’è un tema infrastrutturale che va affrontato e che ha bisogno di una filiera: comuni, regione e governo nazionale. La Regione ce l’abbiamo, ora lavoriamo sugli altri due”. Dalla Meloni anche un attacco alla coalizione di “centro-centrosinistra” di Patrizia Manassero: “Sono spaccati, si tratta di mondi diversi che stanno insieme per interesse”.
 
Nel finale una battuta sul conflitto russo-ucraino e sulla collocazione che il nostro Paese dovrebbe assumere nel contesto internazionale: “Se l’Italia prendesse una posizione diversa dai suoi alleati pagheremmo in maniera pesante. Il nostro volume di esportazioni con la Russia è 1,5% quello dell’Occidente è dell’80%. Dobbiamo stare insieme all’Occidente, su questo non ho dubbi, ma dobbiamo imparare a starci a testa alta”.

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