CUNEO - 'Disgustato dal fatto che Il Giro d'Italia sia partito da Israele'

Il segretario regionale di Rifondazione Comunista, Fabio Panero, entra a gamba tesa sulla corsa rosa, ricordando le azioni israeliane nel giorno dell'inaugurazione dell'ambasciata americana a Gerusalemme

s.m. 17/05/2018 12:11

Il segretario regionale di Rifondazione Comunista, Fabio Panero è intervenuto, tramite un comunicato stampa, sulla scelta degli organizzatori del Giro d'Italia di partire da Israele. A una settimana dal passaggio della corsa rosa nella nostra provincia Panero non le ha mandate a dire: "Sono disgustato dal fatto che il governo italiano abbia scelto come partner per celebrare l’avvio del Giro d’Italia Israele. Nel giorno del festeggiamento dei 70 anni dello stato d’Israele veniva inaugurata la nuova ambasciata degli Stati Uniti a Gerusalemme, città occupata militarmente dall’esercito israeliano. Quello stesso giorno l’esercito israeliano si è reso responsabile della morte di 60 palestinesi (8 dei quali avevano meno di 16 anni) e del ferimento di oltre 2.400 persone".
 
Secondo di segretario di Rifondazione -Sinistra Europea si tratta di "una vergogna: l’Italia dovrebbe interrompere ogni relazione diplomatica, ritirare il proprio ambasciatore, battere i pugni all’ONU per fermare questa follia, fare qualsiasi cosa tranne il Giro d’Italia. Qualunque altra nazione si fosse resa colpevole di un così alto numero di omicidi (un cecchino che spara su un manifestante per me compie un omicidio) sarebbe stata immediatamente condannata da tutta la comunità internazionale e sarebbe stata oggetto di dure sanzioni". 
 
"Il governo di Israele trova sponda in un pazzo come Trump, un pazzo alla guida di una potenza imperiale, che decidendo di spostare l’ambasciata USA a Gerusalemme era ben consapevole delle reazioni che tale scelta avrebbe innescato -ha continuato Panero-. Un massacro, mentre Trump e Netanyahu festeggiavano l’apertura dell’ambasciata USA: un giorno 'fantastico' twittava il primo ministro israeliano, 'una grande giornata per Israele' gli faceva eco Trump. A fronte di tutto ciò l’Europa tace dimostrando ancora una volta la sua sudditanza politica e l’unica voce critica è quella di Papa Francesco".


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