CUNEO - Due cuneesi nel governo di Giorgia Meloni: Crosetto e Santanchè tra i ministri

Il marenese, cofondatore di Fratelli d’Italia, andrà al dicastero della Difesa. Per la “pitonessa” un posto al Turismo

Andrea Cascioli 21/10/2022 18:23

Ci sono due cuneesi nell’elenco ufficiale dei ministri presentato da Giorgia Meloni al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Entrambi appartengono al partito della premier in pectore, ovvero Fratelli d’Italia.
 
Si tratta di Guido Crosetto, cofondatore e “deus ex machina” di FdI, e di Daniela Santanchè, vecchia conoscenza di Alleanza Nazionale in Lombardia transitata per La Destra e Forza Italia prima di tornare sotto la fiamma. All’ex sindaco forzista di Marene andrà il ministero della Difesa, dove già era stato sottosegretario nell’ultimo governo Berlusconi, quando l’incarico di ministro era coperto da Ignazio La Russa. Per la “pitonessa”, anche lei sottosegretaria tra il 2010 e il 2011 per l’attuazione del programma di governo, è pronto un posto come titolare del dicastero del Turismo.
 
Entrambi i nomi erano circolati con insistenza fin dall’avvio del “totoministri” e delle consultazioni tra i leader del centrodestra. In particolare quello di Crosetto, per il quale si è parlato di volta in volta di vari ruoli-chiave nel governo: da sottosegretario alla presidenza del Consiglio a ministro per lo sviluppo economico, fino all’ambito più congeniale per l’attuale presidente dell’Aiad, la Federazione aziende italiane per l'aerospazio, la difesa e la sicurezza di Confindustria. Fino all’ultimo lui non ha abbandonato la posa un po’ stucchevole del Cincinnato: “Se aspetti me ministro, muori di vecchiaia alla stazione” aveva scritto ancora all’indomani delle elezioni rispondendo a un utente di Twitter. È stato cattivo profeta, o più probabilmente manovratore discreto anche riguardo alla propria nomina.
 
L’approdo al governo di Santanchè, nata Garnero, è rimasto invece meno certo fino alle ultime ore. La senatrice di origini cuneesi, reduce da una straripante vittoria elettorale su Carlo Cottarelli nel collegio di Cremona, ha costruito la sua intera carriera politica all’ombra della Madonnina. Ciò non le ha comunque impedito di mantenere legami anche nella città natale, dove era stata data fino a poco prima del voto in predicato di ottenere un’altra candidatura (è poi stata invece “dirottata” sul plurinominale a Torino).
 
Oltre a una cuneese lombardizzata, c’è pure un “oriundo” lombardo: si tratta di Roberto Calderoli, bergamasco doc ma ormai narzolese d’adozione a seguito del matrimonio con la compagna di vita e di militanza politica Gianna Gancia. Per lui, sacrificato dalla Lega sull’altare della realpolitik al momento di eleggere il presidente del Senato, l’incarico al ministero degli Affari Regionali.
 
Questa la lista ufficiale dei ministri presentata al Quirinale:
 
Giorgia Meloni, presidente del Consiglio
Matteo Salvini, vicepremier e Infrastrutture
Antonio Tajani, vicepremier e Esteri
Giancarlo Giorgetti, Economia
Adolfo Urso, Imprese e Made in Italy
Gilberto Pichetto Fratin, Transizione Ecologica
Guido Crosetto, Difesa
Matteo Piantedosi, Interno
Carlo Nordio, Giustizia
Marina Elvira Calderone, Lavoro
Orazio Schillaci, Salute
Giuseppe Valditara, Istruzione e Merito
Anna Maria Bernini, Università e ricerca
Gennaro Sangiuliano, Cultura
Paolo Zangrillo, Pubblica amministrazione
Francesco Lollobrigida, Agricoltura e Sovranità alimentare
Elisabetta Casellati, Riforme
Roberto Calderoli, Affari regionali
Raffaele Fitto, Affari europei
Alessandra Locatelli, Disabilità
Andrea Abodi, Gioventù e Sport
Eugenia Roccella, Famiglia, Natalità e Pari opportunità
Luca Ciriani, Rapporti con il Parlamento
Daniela Santanchè, Turismo
Sebastiano Musumeci, Mare e Sud
Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio

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