A Borgo San Dalmazzo in vista delle amministrative 2022 si gioca a carte coperte. Ad oggi solo una lista è scesa ufficialmente in campo: si tratta di “La Torre”, che però non ha ancora scelto (o quantomeno comunicato) il suo candidato sindaco, che dovrebbe essere uno tra Marco Borgogno e Claudio Bramardi. Lontana dal convergere su un nome condiviso l’attuale maggioranza: dopo la maretta degli ultimi mesi il favorito per raccogliere l’eredità di Gian Paolo Beretta sembra essere Francesco Papalia, più defilato l’attuale vicesindaco Beppe Bernardi, ma non sono escluse scelte a sorpresa (il gruppo starebbe valutando anche la candidatura di una donna, ma sui nomi c’è riserbo). Non è ufficiale ma è ormai certa la candidatura di Roberta Robbione, ex vicesindaco, che correrà da sola dopo aver rassegnato le dimissioni a gennaio. Nella sua lista confermati i nomi già circolati nelle scorse settimane: da Clelia Imberti ad Armando Boaglio, passando per Katia Manassero e Fabio “Nando” Armando. Gli annunci ufficiali, come detto, ancora non ci sono, ma è probabile che arriveranno con la definitiva calendarizzazione delle elezioni. Da definire, poi, la posizione di Piermario Giordano, oggi sui banchi della minoranza con il gruppo “Borgo 3.0”. Il presidente del Parco Alpi Marittime ha attivato confronti e colloqui su più fronti e dovrebbe essere della partita, ma non è chiaro se correrà per la poltrona di Sindaco o “semplicemente” per entrare in Consiglio. Nelle ultime settimane, poi, ha preso a circolare insistentemente il nome di Pierpaolo Varrone, già primo cittadino borgarino dal 2002 al 2012: ad oggi sembra improbabile possa correre per tornare primo cittadino, ma il suo nome potrebbe figurare in una lista in appoggio a uno degli altri candidati. Ad oggi, insomma, poche certezze: la situazione si farà più definita con l’annuncio della data delle elezioni.