Non è bastato il raddoppio delle giornate di apertura dei seggi (cinque anni fa si era votato solo alla domenica) a favorire l’afflusso alle urne nei 26 comuni chiamati al rinnovo di sindaco e consiglio comunale.

 

Il dato medio si attesta al 59,99% contro il 64,79% del 2016. Percentuali che ballano tra quelle dei comuni più “virtuosi” alle urne, Montaldo Roero e Roddi (rispettivamente al 75,56% e 75,42%), e il 40,19% di Pezzolo Valle Uzzone, appena sufficiente a superare il nuovo quorum ribassato al 40% per effetto del decreto legge emanato nel marzo scorso.

 

Due i comuni sopra i 5mila abitanti chiamati al voto: a Dronero, dove era in corso una sfida a quattro per palazzo civico, hanno votato il 63,66% degli aventi diritto. A Cavallermaggiore invece oltre metà degli elettori sono rimasti a casa: a scegliere tra il sindaco uscente Davide Sannazzaro e la contendente Chiara Voghera è stato appena il 47,42% dei cittadini maggiorenni.

 

Otto elezioni erano già pressoché decise appena terminate le operazioni di voto. Si tratta dei comuni in cui era presente una sola lista e dove quindi si richiedeva il mero superamento del quorum strutturale (più del 40% di votanti) e del quorum funzionale (oltre metà di voti validi espressi, escludendo schede nulle e bianche). La soglia del 40% era già stata superata ieri a Crissolo e Prunetto. Alla chiusura odierna dei seggi si apprende che hanno passato l’asticella anche Monesiglio (affluenza definitiva al 49,16%), Nucetto (49,68%), Pezzolo Valle Uzzone (40,19%), Pontechianale (58,77%), Roccaforte Mondovì (48,10%) e Sampeyre (51,03%).

 

In sei di questi comuni si ripresentava il sindaco uscente: Fabrizio Re a Crissolo, Giuseppe Galliano a Monesiglio, Enzo Dho a Nucetto, Gianni Balbiano a Pezzolo Valle Uzzone, Luigi Costa a Prunetto, Paolo Bongiovanni a Roccaforte Mondovì. Cambiamenti invece a Pontechianale, dove al termine del periodo di commissariamento si è candidato alla fascia tricolore Andreino Allasia, e a Sampeyre dove l’unica lista è guidata dal vicesindaco uscente Roberto Dadone.