CUNEO - Enrico Costa: 'L'agente provocatore? Un ruolo ambiguo e sciagurato'

Il parlamentare monregalese è intervenuto alla Camera parlando di Giustizia: dalla prescrizione all'ingiusta detenzione, sino al provvedimento pensato dal governo legastellato per contrastare la corruzione

s.m. 06/06/2018 14:18

Lunga giornata di lavoro alla Camera dei Deputati prima della votazione della fiducia al nuovo governo. Tra i tanti interventi che si sono susseguiti nella giornata di oggi a Montecitorio, oltre a quello della deputata borgarina del Partito Democratico, Chiara Gribaudo, di cui abbiamo già dato conto, anche quello del parlamentare monregalese Enrico Costa. L'ideatore di 'Noi con l'Italia' ha puntato, nel suo intervento, sul tema della Giustizia, o meglio della 'malagiustizia': "Dal 1992 ad oggi ben 26 mila persone hanno ottenuto dallo stato un indennizzo per ingiusta detenzione e lo Stato ha pagato oltre 700 milioni di euro - ha detto Costa - Molti sono stati presi in piena notte per poi sentirsi dire ‘scusate,ci siamo sbagliati’, magari dopo aver perso la famiglia, il lavoro, gli amici e la credibilità, ma niente e nessuno restituisce queste cose". 
 
L'ex ministro dei governi Renzi e Gentiloni, oggi in orbita Forza Italia, ha posto la sua attenzione sul tema dei processi e della prescrizione: "Lei (rivolto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte n.d.r.) ha detto che la prescrizione deve essere restituita alla sua funzione originaria, e non dev’essere mero espediente per sottrarsi al processo, ma qual è questa funzione se non quella di garantire il rispetto di principi sacrosanti come la ragionevole durata dei processi, la presunzione d’innocenza, il diritto di difendersi provando. Il 60 % interviene durante le indagini preliminari".
 
"A livello nazionale la percentuale delle prescrizioni è intorno all’8 per cento, ma ci sono moltissime differenze tra i tribunali, ma questo significa solamente che ci sono magistrati più capaci e altri meno capaci - ha continuato - Si individuino tempi massimi per ogni grado di giudizio e sanzioni per chi fa finire in prescrizione un processo che ha tra le mani. Che giustizia è quella che ti sbatte sui giornali e poi si dimentica di te?"
 
Costa ha poi criticato il sistema della lotta alla corruzione con l’istituzione dell’agente provocatore, riprendendo l'ex magistrato Carlo Nordio: "Un ruolo ambiguo e sciagurato che avrebbe conseguenze funeste. Negli Stati Uniti funziona? Sì, ma il sistema giudiziario è diverso”. 


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