CUNEO - Forza Italia perde pezzi: lascia anche Antonello Lacala

In polemica con la gestione del partito regionale e nazionale, il coordinatore di Borgo San Dalmazzo e Val Vermenagna si dimette e accusa i vertici

Chiara Carlini 20/10/2022 10:05

 
“Mi vedo costretto a rassegnare le dimissioni da coordinatore di Borgo San Dalmazzo e Val Vermenagna, restituendo la tessera di partito e rinunciando ad essere membro del comitato provinciale, auspicando che cessi immediatamente ogni azione spiacevole nei miei confronti - queste le parole di Antonello Lacala, ormai ex coordinatore di Forza Italia per l’area di Borgo San Dalmazzo e la Val Vermenagna con le quali comunica le dimissioni irrevocabili perchè - "è necessario porre fine agli attacchi di un dirigente che mi ha preso di mira senza motivazione". Con una lettera inviata ieri al coordinatore regionale Paolo Zangrillo, ai vice coordinatori regionali onorevoli Roberto Pella e Roberto Rosso e ai membri del comitato provinciale cuneese, Lacala ha espresso tutta la sua delusione.
 
Questo avviene a poche settimane dalle dimissioni da coordinatore provinciale di FI di Maurizio Paoletti, avvocato e sindaco di Boves, che però sembra sia rimasto dentro il partito di Berlusconi. Ora è la volta di Lacala che, nell’annunciare con un comunicato stampa il passo indietro, ha sottolineato come la decisione sia maturata a seguito di “azioni spiacevoli nei miei confronti”.
 
Infatti, nella lettera che riportiamo integralmente, si capisce che i dissidi siano ormai insanabili:
 
“Preso atto degli articoli sulla stampa cuneese degli ultimi mesi i quali evidenziano le oggettive difficoltà nella gestione del partito a livello locale. Preso atto del mio avvicendamento con il Vice Presidente Franco Graglia come commissario del capoluogo senza motivazione alcuna e dopo soli due mesi di incarico, con tutti gli sforzi fatti per mettere in piedi una lista di partito, tutte le difficoltà del caso e con appena quindici giorni di tempo per presentarla. Preso atto delle dimissioni del segretario provinciale Maurizio Paoletti e preso atto degli ultimi Avvenimenti in Senato e delle vicissitudini romane.
 
Per porre fine agli attacchi personali di un dirigente regionale del partito che mi ha preso di mira senza palesare una valida motivazione, non risparmiandomi di insulti e ingiurie, che chiede la mia testa addirittura alle mie amicizie più care, mi vedo costretto a rassegnare le dimissioni da coordinatore di Borgo San Dalmazzo e Val Vermenagna, restituendo la tessera di partito e rinunciando ad essere membro del comitato provinciale, auspicando che cessi immediatamente ogni azione spiacevole nei miei confronti”.
 

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