CUNEO - I militanti di Fratelli d’Italia: ‘Non ci impongano l’esame di antifascismo’

In una lettera firmata da vari esponenti del partito di Giorgia Meloni si chiede ‘considerazione per la nostra storia’ ai nuovi arrivati

Redazione 05/01/2020 18:34

 
È notizia recentissima l’adesione a Fratelli d’Italia del sindaco di Envie Roberto Mellano e dell’ex presidente del Consiglio comunale di Mondovì Rocco Pulitanò, salutata dal coordinatore nazionale del partito Guido Crosetto.
 
Sul tema delle nuove adesioni alla formazione guidata da Giorgia Meloni intervengono ora alcuni esponenti provinciali di FdI, in una lettera aperta firmata tra gli altri dal responsabile del circolo cuneese Denis Scotti e dall’ex segretario provinciale missino Paolo Chiarenza.
 
“Egregio direttore,
 
   i propositi, la coerenza e l’impegno di Fratelli d’Italia ricompensano. Anche in provincia di Cuneo si verificano nuovi consensi, anche di qualificati esponenti di altre forze politiche. Vorremmo però moderare l’esultanza, l’euforia con cui costoro vengono accolti. Ben vengano in FdI per integrarsi con le nostre componenti nazionale, sociale, liberale e quindi valorizzarci ulteriormente. Ben vengano, ma non solo per sostenere la nostra presenza e azione politica – il che potrebbe far pensare alla ennesima salita sul carro vincente – ma per recepire appieno le nostre tesi politiche, economiche, sociali e culturali. Ben vengano, e sappiano che trovano un partito di militanti, già sufficientemente diffuso e organizzato. Non ci sono vuoti, ma spazi da migliorare. Da noi saranno accolti con generale lealtà e amicizia. Chi li ha preceduti può testimoniarlo. D’altronde, malgrado certe “fregature” del passato, questi sono i nostri sentimenti di sempre.
 
A loro chiediamo però considerazione per la nostra storia. Considerazione per i tanti che sono appartenuti alla generazione di Alleanza Nazionale e per gli altrettanto tanti della precedente generazione del Movimento Sociale Italiano di Giorgio Almirante ( a cui si ricollegano numerosi giovani). A loro chiediamo il rispetto delle nostre memorie. Il Fascismo è morto il 25 aprile 1945. Se allora non avessimo girato  la pagina della Storia verso la democrazia e la libertà, se ci fossimo rivelati “trinariciuti” neri e passatisti, ci avrebbero ammazzati politicamente tanti anni fa e non ci sarebbe stato possibile risorgere a vita nuova. Non ci si venga dunque a proporre l’anacronistico esame dell’antifascismo, visto anche il paragone con l’Italia in cui siamo ridotti e che ci si vuole imporre con il “politicamente corretto”.
 
Un sincero augurio ai politici e amministratori che aderiscono a FdI: portino l’aggiunta delle loro competenze e del loro impegno nel nostro schieramento; conquistino il voto dei nostri elettori – ben superiore di quello loro personale – e vinceremo tutti assieme convintamente la battaglia del consenso a favore della Destra per il popolo italiano”.
 
Paolo Chiarenza - Guido Giordana – Luca Ferracciolo –  Fabio Mottinelli - Maurizio Occelli - Mario Pinca – Denis Scotti (Fratelli d’Italia - Cuneo)

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