CUNEO - Il Movimento Cinque Stelle non è un partito… per cuneesi

Alle “Parlamentarie” il compagno della ministra Dadone resta fuori dai giochi. Nella Granda una pattuglia di forestieri capitanata dall’ex sindaca di Torino Chiara Appendino

Giuseppe Conte

Samuele Mattio 19/08/2022 11:04

Ergys Haxhiu, il compagno della ministra alle Politiche Giovanili Fabiana Dadone, non ce l’ha fatta. I risultati delle votazioni delle “Parlamentarie” - una competizione elettorale interna al Movimento Cinque Stelle per determinare una parte dei candidati al Parlamento, con voto riservato agli iscritti - hanno penalizzato il monregalese di origini albanesi, di professione agente della Polizia locale a Dogliani e militante pentastellato di lungo corso. In virtù del risultato ottenuto l’ex consulente di marketing (è laureato in comunicazione alla Sapienza, dove ha anche conseguito un master) è stato inserito al secondo posto tra i “supplenti” nel collegio plurinominale di Cuneo alla Camera. È dietro a Lucia Zippo, ex consigliera comunale del M5S a Novi Ligure, prima esclusa. Di fatto, entrambi sono fuori dai giochi.

Nel mese scorso, durante la crisi del governo uscente, Haxhiu aveva conosciuto un momento di popolarità a livello nazionale per aver diffuso sui social un fotomontaggio con la faccia della Dadone, nei panni della contestatrice che alcuni anni fa era salita sul palco di una conferenza stampa lanciando coriandoli e fogli a Mario Draghi, allora presidente della Bce. Nel fotomontaggio di Haxhiu il messaggio era: “Il Consiglio dei ministri come lo immagino io”.

Oltre al compagno della ministra uscente, che nella consultazione interna ha raccolto 154 voti, resta fuori dalla corsa per Montecitorio anche la cuneese Rosina Serratore, già candidata alle ultime elezioni amministrative del capoluogo. La donna, attivista della prima ora del Movimento e fedelissima dell’ex candidata sindaca Silvia Cina, ha ottenuto 190 preferenze. Non abbastanza. Una curiosità? La già citata Zippo (con 296 voti) si è vista sorpassare dall’alessandrino Giuseppe Castagna (183 voti), che è avanzato al quarto posto del proporzionale in virtù della clausola di parità di genere. Lontani dalle prime posizioni gli altri cuneesi candidati: Carlo Banchini (92 voti), Eros Ravera (73 voti) e Francesco Franco (53 voti).

Alla luce di questi risultati il Movimento Cinque Stelle non avrà nessun candidato residente provincia di Cuneo. Come deciso dall’alto (direttamente su proposta di Giuseppe Conte, avallata dal voto degli iscritti) la capolista sarà, in tutta la regione, l'ex sindaca di Torino Chiara Appendino. È considerata l’unica con il seggio sicuro (a meno di sorprese clamorose n.d.r.) in quanto è stata inserita al primo posto nel listino in tutti e quattro i collegi. Nel collegio cuneese per la Camera, Piemonte 2-02, il listino vede dietro la Appendino il consigliere comunale astigiano Massimo Cerruti (262 voti alle “Parlamentarie”), poi due alessandrini, Antonella Scagnetti (411 voti, la più votata in assoluto) e Giuseppe Castagna, di cui abbiamo già scritto.

Questo per quanto riguarda la Camera, tuttavia nel collegio senatoriale, che comprende tutta la Granda e parte del Torinese, il canovaccio non cambia. L’unica cuneese in lizza per palazzo Madama, la braidese Giusi Giambra, si è classificata solamente al 15esimo posto, collezionando 148 voti (i primi due, Elisa Pirro e Mariassunta Matrisciano, ne hanno incassati più di mille). Anche lei è finita tra i “supplenti”.

Il partito di Giuseppe Conte non ha ancora comunicato i candidati sui collegi uninominali, ma alla fine della fiera, anche se dovessero essere presentati dei cuneesi, poco cambierà: il meccanismo elettorale non dà alcuna possibilità ai “grillini” su questa modalità di elezione. Nel Movimento uno varrà anche uno, ma la certezza è che, a questo giro di giostra, la Granda vale zero.

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