CUNEO - Intervista fiume a Federico Borgna: 'Non mi candido alle Politiche e smentisco rimpasti di Giunta'

Il sindaco di Cuneo a tutto campo su politica, tangenziale, Illuminata, parcheggi, pedonalizzazioni e tanti altri argomenti

Samuele Mattio 04/11/2017 17:29

L'appuntamento è per le 16,30: salgo trafelato le scale del Comune di Cuneo, supero la lapide di Calamandrei 'Camerata Kesserling' studiata alle scuole medie e mi avvio verso l'ingresso dell'ufficio di Federico Borgna, sindaco di Cuneo e presidente della Provincia. 
La porta è chiusa e dall'interno si sente vociare. Non busso e attendo il mio turno. Nel frattempo ripasso mentalmente le domande che ho preparato, ma non c'è molto tempo, la porta si apre, è arrivato il momento dell'intervista.
 
Il termine politica deriva dal greco: pòlis (città) ed è proprio su queste giocando su queste due parole che ho voluto dividere l'intervista. La prima parte, legata alla politica in senso stretto e l'altra legata agli argomenti dell'attualità cuneese, la 'città' per l'appunto.
 
POLITICA 
 
“La comunicazione è stata il mio cruccio per cinque anni”
 
Lei ha vinto le ultime elezioni Comunali con il 60 per cento dei voti e la sua popolarità è stata confermata da un recente sondaggio di Index Research. 
A mio avviso lei ha vinto le Amministrative per due motivi: aveva le liste più forti degli altri e ha avuto una grande capacità di comunicare. 
Quanto conta politicamente per lei questo aspetto?
 
Sulla prima parte sono d'accordo con lei: la differenza in un'elezione amministrativa la fanno le liste, il candidato sindaco è il passepartout, quello che apre la porta. Per noi è stato più semplice costruire le liste rispetto agli altri. C'è stato un momento in cui ci siamo chiesti se aggiungere un simbolo per riuscire a candidare tutte le persone che avevano il piacere di farlo. Infine abbiamo scelto di mantenere una coalizione che nella sua struttura, al di là dell'identità politica, fosse governabile. 
 
La comunicazione è stata per cinque anni il mio cruccio, ma è stata 'fatta in casa', siamo lontani da un tipo di comunicazione professionale.
 
“Mandare qualcuno a quel paese è liberatorio, ma...”
 
Difficilmente lei entra in polemica con qualcuno (almeno pubblicamente n.d.r.) e per questo non risulta mai divisivo. È una lettura? Che sia proprio questo il punto di forza?
 
Si può affrontare qualsiasi argomento con un approccio costruttivo. Nei miei cinque anni di mandato credo di aver detto più no che sì, ma è peggio dare una risposta positiva e poi non fare le cose. Questo è il mio metodo e il mio modo di essere. Mandare qualcuno a quel paese è liberatorio, ma è una soddisfazione di breve periodo: preferisco affrontare le cose passo dopo passo.
 
“Probabilmente alle prossime politiche non tutta la mia coalizione voterà lo stesso partito”
 
Lei ha un largo consenso raggiunto, almeno in parte, grazie a una maggioranza politicamente eterogenea: è sostenuto da liste civiche un tempo vicine al centrodestra ed è sostenuto da PD e Moderati, come valuta l'ampia convergenza sul suo nome? 
 
Una coalizione si basa su valori condivisi e su un programma comune. L'europeismo, l'antifascismo, i valori della Costituzione, sembrano dei valori lontani, ma se guardiamo lo scenario politico, anche quello delle scorse Amministrative, ci sono gruppi che rimangono fuori. Un mandato amministrativo è un impegno che le liste prendono con gli elettori. Probabilmente alle prossime Politiche non tutta la mia coalizione voterà lo stesso partito, ma tutti si riconoscono in negli stessi valori e nel nostro programma. 
 
“Il rimpasto di Giunta post-politiche è escluso”
 
Il consigliere comunale Coggiola, dei Moderati, ha affermato 'Non so se sono di maggioranza o di opposizione'. Le incomprensioni con il partito di Portas sono iniziate quando lei ha formato la Giunta lasciandoli fuori. Qualcuno (Laboratorio Democratico dell'ex vicesindaco Boselli n.d.r.) ha ipotizzato un rimpasto di Giunta dopo le elezioni Politche per dare soddisfazione ai Moderati. È un'ipotesi percorribile? 
 
Il rimpasto di Giunta post-politiche è escluso. Non c'è nessun ragionamento interno di questo tipo.
 
Per quanto riguarda Coggiola credo si tratti di una battuta. Posso capire l'amarezza di non aver avuto un posto in Giunta, ma la formazione del governo della città deve tenere conto del voto dei cittadini. Una forza politica come i Moderati può dare un contributo sulla base del programma, che loro hanno sottoscritto, anche senza avere un assessore.
L'avvocato Coggiola ha dello spessore personale, culturale e politico: potrà incidere parecchio in questa legislatura. In questa fase ha sollevato dei temi che hanno fatto riflettere il Consiglio comunale. 
 
“Non mi candiderò alle Politiche”
 
Come vede le elezioni Politiche 2018? Qualcuno vocifera di una sua candidatura, si sente di escluderla? 
 
Escludo la mia candidatura alle Politiche. Mi sono candidato per fare il sindaco e credo sia giusto portare a termine il mio mandato.
Quello che temo è che dopo le elezioni nessuno sarà in grado di governare da solo, ma le riforme vanno fatte: servirà senso di responsabilità da parte di tutti. 
 
CITTA'
 
“Durante il mio primo mandato mi è successo due volte di non riuscire a dormire”
 
C'è stato un momento, durante il suo primo quinquennio da sindaco in cui le preoccupazioni del mandato l'hanno tormentata in maniera particolare?
 
Durante il primo mandato mi è successo due volte di non riuscire a dormire: quando il Tanaro stava per esondare (Borgna è anche presidente della Provincia n.d.r.),  mentre la seconda volta è stata nel 2013, quando ho ricevuto la comunicazione che se non si fosse riusciti ad abbattere i costi dell'energia lo stabilimento Agc avrebbe chiuso.
Venerdì abbiamo inaugurato il nuovo forno. Se non fossimo riusciti a portare a casa il teleriscaldamento 1.200 persone avrebbero perso il posto di lavoro. Si tratta di una delle mie più grandi soddisfazioni da Sindaco.
 
“Sono favorevole ad altre pedonalizzazioni in città”
 
Aver reso via Roma pedonale è uno dei motivi per cui lei incontra consenso nella maggioranza dei cittadini. Immagina la pedonalizzazione di altre vie di Cuneo?
 
Bella Domanda. Via Roma pedonale è una grandissima soddisfazione. Sono favorevole ad altre pedonalizzazioni in città. Qualche ragionamento lo stiamo già facendo. Aggiungo una cosa, penso che nei prossimi cinque anni gli interventi nella parte alta della città (Caserma Montezemolo e piazza D'Armi n.d.r.) avranno un impatto sulla città superiore a quelli che hanno avuto nel centro storico.
 
“Dobbiamo allungare l'area commerciale della città”
 
Il parcheggio sotterraneo in piazza Europa è una soluzione percorribile?
 
Sì, è finanziata nel Piano periferie. C'è una corrente, per certi versi condivisibile, che sostiene che le auto vadano tenute fuori dal centro. Stiamo lavorando anche per creare nuovi parcheggi di testata. Siamo una città che ha nei servizi un punto importante di produzione di posti di lavoro. 
 
Il parcheggio di piazza Europa serve a sostenere la parte alta della città, con la riqualificazione del centro storico abbiamo aumentato il numero delle persone che vengono a Cuneo, ma dobbiamo allungarne l'area commerciale. Il centro storico è un polo, piazza d'Armi è un altro polo. Servirà anche il polo di piazza Europa. È l'occasione per riqualificarla e farla diventare una piazza più fruibile dai cittadini. 
 
“Non importa chi completerà la tangenziale, l'importante è che si faccia”
 
Nel suo programma del 2012 c'era il completamento del lotto della tangenziale che collegherà l'Est-Ovest e l'autostrada. A che punto siamo?
 
Lo sblocco dei cantieri dell'Asti-Cuneo ha avuto un'accelerazione. Il punto è se il lotto 1.6, che è senza pedaggio, verrà mantenuto all'interno ai lavori dell'A33 o se andrà inserito nel contratto tra Anas e Regione Piemonte. Proprio su questo ci sarà un incontro lunedì a Roma.
La tangenziale è un progetto necessario: il traffico su Madonna dell'Olmo è sempre meno sopportabile. Il collegamento tra il M.i.a.c. e la rotonda di Confreria (dell'Est-Ovest n.d.r.) va realizzato, non importa se lo farà la società che gestisce l'autostrada o l'Anas, l'importante è che si faccia.
 
“Sono pronto a scommettere che l'Illuminata 2018 si farà”
 
Una domanda secca: l'illuminata 2018 si farà?
 
Dovessi scommettere direi di sì. Ci troveremo con l'associazione nei prossimi giorni. La circolare Gabrielli  (le nuove misure di sicurezza per gli eventi in piazza n.d.r.) porta un aggravio di costi pesante, alcune decine di migliaia di euro in più rispetto a quelli previsti. Quest'anno Cuneo Illuminata ha portato in città centinaia di migliaia di persone in un periodo in cui non ci sono alternative. Sono curioso di sentire cosa pensano gli altri soci dell'associazione. 
 
“Le critiche all'Illuminata provengono sempre dagli stessi”
 
Chi critica l'Illuminata sostiene che la manifestazione manchi di legame con il territorio e di livello culturale.
 
L'evento è aperto tutte le proposte sono le benvenute. L'importante è che queste siano accompagnate da progetti di fattibilità. La chiamo Cuneo Illuminata, la forza della manifestazione è che la città si è attivata per regalare a se stessa un evento. Capisco lo stupore di qualcuno che dice che 'è impossibile che il Comune non metta un euro', ma è così. Le luci sono un'opportunità per portare gente in città, se si decidesse di non farla più Cuneo sarebbe più povera. Le critiche sono sempre delle stesse persone. 
Cosa toglie l'Illuminata ai detrattori?

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