CUNEO - Italia Sovrana e Popolare tenta la scalata al parlamento. Anche a Cuneo

Depositata la lista del cartello antisistema che unisce i comunisti di Rizzo, l’ex pm Ingroia e i sovranisti no euro di Riconquistare l’Italia e Ancora Italia

Andrea Cascioli 22/08/2022 19:36

Lo scoglio delle firme da raccogliere (750 per ogni collegio) è stato superato e così sulla scheda elettorale ci saranno anche loro, gli antisistema di Italia Sovrana e Popolare. Una novità assoluta, si tratta infatti del cartello messo in piedi - all’insegna del sovranismo e della “difesa della Costituzione” - da quindici organizzazioni di vario orientamento.
 
Spicca il Partito Comunista di Marco Rizzo, torinese, ex deputato ed europarlamentare, un tempo proconsole di Armando Cossutta nel PdCI e oggi a capo di una formazione che unisce marxismo ortodosso e populismo di sinistra. A quest’ultima tendenza si rifà anche Riconquistare l’Italia di Stefano D’Andrea, uno dei movimenti extraparlamentari più attivi nella contestazione delle restrizioni imposte a causa del Covid. Ci sono poi Azione Civile di Antonio Ingroia (ex magistrato e candidato premier della coalizione che univa la sinistra radicale nel 2013) e Ancora Italia di Francesco Toscano. Qui la matassa si fa ingarbugliata: Toscano era stato cofondatore di Vox Italia insieme al filosofo Diego Fusaro, col quale in seguito ha lanciato il progetto di Ancora Italia. Fusaro però è uscito sbattendo la porta non più tardi di venti giorni fa, in polemica con gli ex compagni che “parlano di pseudopandemia” e “presentano il vaccino come un topicida”.
 
Ad ogni modo, Italia Sovrana e Popolare è unita nel rivendicare al primo punto l’uscita dall’Unione Europea e dalla Nato, insieme allo stop all’invio di armi all’Ucraina e alle sanzioni contro la Russia. Sul piano dell’economia e del lavoro si punta alla nazionalizzazione dei settori strategici (a cominciare da quello energetico) e si parla della possibilità di raggiungere la piena occupazione “anche attraverso un lavoro di cittadinanza”, con salario minimo a 1200 euro al mese, abrogazione di tutte le norme sulla precarizzazione dei contratti di lavoro approvate nell’ultimo ventennio e incremento degli assegni di invalidità e del welfare familiare. No alla maternità surrogata e “altre pratiche indecorose e classiste che si stanno affermando in una parte del mondo occidentale”, ma soprattutto no all’obbligo vaccinale, al greenpass e a tutte le restrizioni anti-Covid (un punto su cui si è spesa molto, tra gli altri, l’ex leghista Francesca Donato). Finora il raggruppamento sovranista - che marcia diviso da ItalExit di Gianluigi Paragone - ha fatto parlare di sé in particolare per i testimonial: dalla gloria del cinema 95enne Gina Lollobrigida allo youtuber Lambrenedetto, passando per l’editore di Byo Blu Claudio Messora, il giornalista Giorgio Bianchi e il filosofo Andrea Zhok.
 
Sarà proprio Messora a guidare il listino proporzionale alla Camera nella circoscrizione Piemonte 2, di cui fa parte Cuneo. All’uninominale la lista schiera due giovani praticanti avvocati nei collegi di Cuneo e Alba-Asti: si tratta rispettivamente di Federico Musso (cuneese, 25enne, assistente universitario di diritto pubblico) e Gerarda Monaco (albese, 27enne, studentessa magistrale). Al Senato nell’uninominale è in campo Sonia Grieco, centallese di 44 anni e dipendente scolastica.

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