CUNEO - "L'impressione è che in Piemonte siamo molto lontani dalla fase 2"

L'allarme dei cordinatori cuneesi di Italia Viva Francesco Hellmann e Marta Giovannini. ''L'augurio è di sbagliarci...''

Redazione 17/04/2020 09:53

Riceviamo e pubblichiamo.
 
Gent.mo direttore,
in qualità di coordinatori provinciali di Italia Viva, manifestiamo la nostra preoccupazione per la situazione emergenziale che si è creata in Piemonte, e in provincia di Cuneo in particolare. Stanno aumentando in modo evidente, proprio in questi giorni (e dopo oltre un mese di isolamento), i casi conclamati di covid -19 che l'altro giorno registravano un +9.9.
 
Particolarmente grave è poi la situazione nelle RSA e nelle comunità per disabili, dove si trovano le persone più fragili e, quindi, maggiormente bisognose di tutela. Un esempio, fra i tanti, è la Casa di Riposo di Sanfront il cui Presidente, inascoltato, ha denunciato pubblicamente prima l’assenza e poi la scomparsa dei tamponi effettuati agli ospiti e al personale sanitario che è particolare esposto al rischio contagio. È innegabile la lentezza dei vertici della Regione nell'affrontare l'epidemia che prima hanno sottovalutato, parlando di ' ripartenza' già a fine febbraio', e oggi hanno grande difficoltà a fronteggiare.
 
Non è questo - secondo noi - il momento di imparare dai propri errori ma, semmai, di dimostrare le proprie capacità di guida della Regione Piemonte. Tutto questo ha determinato un ritardo rispetto a molte altre regioni per cui il presidente del Piemonte il 13 aprile ha dovuto emettere un provvedimento molto più restrittivo rispetto a quello del Governo, e questo mentre altre regioni, come il Veneto di Luca Zaia, stanno riaprendo. L' impressione è che, qui, siamo molto lontani dalla fase due.
 
Questo mette a dura prova il ceto produttivo che, non sappiamo, sino a quando potrà resistere: parliamo di migliaia di piccole imprese, artigiani, commercianti, lavoratori autonomi, liberi professionisti che sono l' ossatura portante della nostra provincia e cui non si sono ancora date risposte adeguate, se non un mero "state a casa" . In questo solco si inserisce anche il divieto - solo in Piemonte - di riapertura delle cartolerie e degli studi professionali, nonostante un provvedimento del Governo che, invece, consente queste attività in tutta Italia. Ancora una volta si penalizza il piccolo, e quindi il più debole, consentendo per contro alla grande distribuzione, di vendere gli articoli di cartolibreria Noi di Italia Viva non siamo d'accordo con questa linea di cui ci sfugge la logica. Ci fa qui di piacere che, proprio oggi, la Regione parli di fase due; rileviamo soltanto che manca ogni indicazione concreta di come fare, mentre il 3 maggio è alle porte.
 
Non vorremmo scoprire che, al di là degli intenti, lo scenario per il Piemonte è un lockdown molto più lungo che nel resto del Paese. L'augurio, ovviamente, è di sbagliarci perché l'interesse dei Piemontesi per noi deve prevale su ogni polemica politica ma anche su ogni propaganda.
 
Francesco Hellmann – Marta Giovannini
Coordinatori Italia Viva Provincia di Cuneo

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