CUNEO - Ordinanza antibivacco, il segretario dei Radicali a gamba tesa su Noto: ''Parole a vanvera''. La replica è tranchant: ''Chi?''

È ancora scontro sul provvedimento firmato da Borgna. Il capogruppo PD “Subiamo attacchi da chi fino ad oggi non ha provato a risolvere un solo problema”

s.m. 23/09/2020 17:48

 
Il segretario dei Radicali Cuneo, Filippo Blengino, contro il Partito Democratico. Dopo il dibattito nel Consiglio comunale di Cuneo di ieri sull’ordinanza antibivacco, il giovane attivista ha diffuso una nota nella quale attacca il capogruppo del PD cuneese Carmelo Noto. “Sono rimasto basito dalle sue affermazioni fuorvianti e fuori da ogni concezione della realtà, sia per l'incoerenza, che per le parole dette totalmente a vanvera - attacca -. Noi mai, mai, replicando nel merito del suo intervento, abbiamo cavalcato un argomento per farci pubblicità. Da decenni ci occupiamo delle questioni più impopolari del Paese, che passano dai carcerati per arrivare agli immigrati, stando sempre dalla parte degli ultimi”.
 
Noto aveva difeso il provvedimento firmato quest’estate dal sindaco Federico Borgna: “L’amministrazione è silente perché lavora: sulla pelle di queste persone (i senzatetto n.d.r.) non si ci si può fare pubblicità –  aveva sostenuto l’esponente democratico - . Non siamo stati passivi, cerchiamo giorno dopo giorno di risolvere concretamente problemi che altri, invece, rendono spunto per interpellanze che servono soltanto a fare della polvere. La sicurezza non è argomento “di destra”, ma una responsabilità che l’amministrazione deve prendersi; proprio in quest’ottica deve essere vista l’ordinanza firmata dal sindaco”.
 
Una posizione che non ha convinto Blengino. “Il consigliere forse non nota che ormai l'amministrazione cuneese agisce come i partiti di destra e che le azioni sostenute dal PD in Consiglio comunale trovano il plauso di movimenti come Fratelli d'Italia - ha attaccato il giovane attivista -. A fare azioni spot per la ricerca di consensi è il Sindaco Borgna, a cui servono voti per trovarsi una nuova poltrona dopo la scadenza del suo mandato, magari in Consiglio regionale o al Parlamento. A giocare sulla pelle di queste persone solo loro, che da anni cercano di frenare un problema dieci mila volte più grande di quel che pensano sia con ordinanza proibizioniste e da far west, senza trattare il problema al cuore e lavorando per cercare soluzioni umane e utili”.
 
“Il Consigliere Noto quando parla di noi radicali si sciacqui la bocca, e lo faccia per un bel po’ di volte - conclude con veemenza Blengino -. Stiamo valutando e organizzando azioni legali nelle sedi più opportune sia per quanto concerne l’ordinanza antibivacco e sia per la delibera sulla videosorveglianza partecipata: non finisce qui”.
 
Contattato telefonicamente Carmelo Noto replica con una battuta di renziana memoria: “Blengino chi?”. Poi, facendosi serio spiega: “Ho sempre apprezzato le battaglie dei Radicali e spesso le ho supportate. A partire dalla difesa di Radio Radicale che mi ha visto promotore di un ordine del giorno quando se ne paventava la chiusura: una cosa però sono le battaglie altre cose sono i temi amministrativi”.
 
“Subiamo attacchi continui da chi fino ad oggi non ha provato a risolvere un solo problema  - replica stizzito -  Fermarsi alla sola enunciazione di belle parole non è sufficiente quando ci si trovano di fronte persone con problemi reali. Non scriviamo ai giornali per insultare le persone che provano a dare qualcosa”.
 
“Leggo di un presidio permanente sotto il municipio - conclude Noto - e penso a quante ore potrebbero essere spese a supporto alle associazioni che ci aiutano a tenere aperto il dormitorio o che distribuiscono cibo: servono atti e gesti concreti che riportino la legalità laddove i nostri concittadini ci segnalano problematiche”.
 
 

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