CUNEO - Paolo Bongioanni in pole position per l'ingresso in Giunta: diventerà assessore regionale?

L'arresto e le conseguenti dimissioni di Roberto Rosso spianano la strada all'ex direttore dell'Atl del Cuneese. Possibile un rimescolamento delle deleghe

Paolo Bongioanni, in pole per sostituire Rosso

Samuele Mattio 20/12/2019 15:16

 
Chi sostiene che la vita è un’altalena (un po’ su, un po’ giù), potrà trovare nuove conferme nelle vicende della politica regionale. Non più tardi di una settimana fa il nome del consigliere regionale Paolo Bongioanni era finito al centro delle polemiche per gli insulti a Greta Thunberg sul suo profilo Facebook. Oggi, a una settimana di distanza, lo stesso Bongioanni si ritrova in pole position per un posto in Giunta al fianco di Alberto Cirio. 
 
Lui, grande appassionato di pugilato, sport che praticava a buon livello, sa bene che l’importante non è non cadere, ma sapersi rialzare. Questa volta parrebbe che la dea bendata gli sia stata d’aiuto. Stamattina il suo rivale interno in Fratelli d’Italia, quel Roberto Rosso che era stato il suo competitor interno per un posto in Giunta (spuntandola) è stato arrestato con l’accusa di voto di scambio. Secondo i magistrati l’ex sottosegretario del governo di Silvio Berlusconi avrebbe pagato 15 mila euro a una cellula ndranghetista in cambio di un pacchetto di voti. 
 
Dalla cella in cui è detenuto da stamane, Rosso ha firmato le proprie dimissioni da assessore. Passo indietro immediatamente accettato dal presidente Cirio, che ora dovrà lavorare alacremente per recuperare il danno d’immagine causato alla Giunta dalle infamanti accuse a quello che, fino a ieri, era uno dei suoi esponenti di spicco. Un’altra cosa che dovrà fare il governatore langhetto dopo aver digerito il panettone è nominare un sostituto nell’amministrazione regionale. Ruolo per il quale, come detto, Bongioanni è favorito.
 
Rosso aveva in capo a sé le deleghe dei rapporti con il Consiglio regionale, delegificazione, semplificazione dei percorsi amministrativi, affari legali e contenzioso ed immigrazione e diritti civili. Materie che mal si sposano con il curriculum di Bongioanni, per vent’anni direttore dell’Atl del Cuneese e infaticabile organizzatore e ideatore di eventi: dalla Fiera del Marrone di Cuneo nel 1999, alle tappe del Tour de France e del Giro d’Italia degli ultimi anni, solo per citarne alcuni.

Le deleghe più adatte a quello che oggi è il presidente della Commissione Cultura sarebbero lo Sport (oggi in capo al leghista Fabrizio Ricca) e il Turismo (di competenza dell’alessandrina Vittoria Poggio). Elementi che farebbero pensare a un rimescolamento delle deleghe. D’altronde Fratelli d’Italia era riuscita, non senza discussioni, ad ottenere due assessorati e di certo non rinuncerà, avendo già annunciato per voce della leader nazionale Giorgia Meloni, la costituzione parte civile nel caso, che ad oggi appare scontato, in cui Rosso dovesse andare a processo. La provenienza del 'Kaimano' da una terra che conta già presidente e assessore alla Sanità pesa decisamente meno oggi che i 'Fratelli' sono scioccati dalle vicende giudiziarie del loro esponente di punta. In ogni caso, se si farà, è probabile che il passaggio possa avvenire dopo le feste di Natale, quando spumante e vin brulè avranno fatto la loro parte nell’offuscare i ricordi dei piemontesi sul caso Rosso.

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