CUNEO - Polemiche nel primo Consiglio comunale a Cuneo: la maggioranza vota Vernetti presidente

Le opposizioni contestano l’ipotesi di assegnazione della delega alla gestione dell’acqua: “Non può averla”. La sindaco replica: “Seguirà solo le partecipate”

Andrea Cascioli 18/07/2022 20:07

Due scossoni erano già arrivati prima ancora che i consiglieri si accomodassero sugli scranni dell’aula di palazzo civico: l’abbandono del Partito Democratico da parte di Nino Pittari (oggi assente ufficialmente per ragioni professionali, anche se in veste di convitato di pietra è stato più volte evocato dai colleghi) e le dimissioni da consigliere dell’ex assessore di Centro per Cuneo Davide Dalmasso.
 
Un terzo - annunciato - fronte di polemica si è aperto durante la seduta, riguardo all’elezione a presidente del Consiglio di Marco Vernetti. La scelta del consigliere di Cuneo Solidale Democratica, assessore uscente della giunta Borgna bis, era concordata già all’indomani della nomina degli assessori: tanto che la sua comparsa nella “foto di gruppo” della giunta Manassero aveva suscitato malumori tra i consiglieri di opposizione che invitavano al rispetto delle prerogative assembleari. Ma a far discutere è soprattutto l’eventualità che alla funzione di presidente Vernetti sommi una delega alla gestione dell’acqua: “La scelta di dare una delega alla presidenza del Consiglio, come spazio per gli accordi mancati nella formazione della giunta, credo sia molto irrispettosa per l’assemblea” ha dichiarato l’ex candidato sindaco di Indipendenti Giancarlo Boselli, chiedendo alla maggioranza di fare un passo indietro e adombrando il dubbio che “si voglia assegnare una delega incompiuta perché poi qualcun altro gestisca la grande pratica dell’acqua”.
 
Richiami analoghi sono arrivati dall’altro consigliere di Indipendenti Paolo Armellini, da Beppe Lauria e dagli esponenti di Cuneo per i Beni Comuni Ugo Sturlese e Nello Fierro. Concisa la replica della sindaco Patrizia Manassero, intenta - è il caso di dirlo - a buttare acqua sul fuoco: “È potere del sindaco assegnare deleghe ai consiglieri che hanno la funzione di collaborare con il detentore della delega: la delega rimane in questo caso in capo al sindaco, quella annunciata riguarda le partecipate. Il consigliere Vernetti aveva già la delega all’acqua pubblica in veste di assessore e fino a pochi mesi fa il presidente del Consiglio ha avuto delega alla gestione dei fondi europei, senza imbarazzo per nessuno”.
 
Vernetti è stato infine eletto con venti voti dalla maggioranza. A sorpresa si registrano quattro consensi per Pittari e altrettanti per la leader della coalizione di sinistra civica Luciana Toselli, più un altro per il compagno di gruppo Ugo Sturlese e tre schede bianche. Nessun cenno, nel discorso di saluto del neopresidente, alla questione della delega, ma un riferimento al dilagare della disaffezione alla vita amministrativa: “L’astensionismo alle ultime elezioni comunali è un segnale preoccupante. Dobbiamo contrastare la disaffezione dei cittadini alla vita democratica, questo è uno dei compiti del Consiglio comunale”. Nell’incarico di vicepresidente dell’assemblea cittadina, spettante alla minoranza, è stato riconfermato il consigliere Sturlese indicato compattamente dalle opposizioni (27 voti su 32 preferenze espresse, più una a testa per Mallone e Toselli e tre schede bianche).

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