CUNEO - Regionali, Rossi spinge per il "campo largo": "Il PD lavora per una coalizione più ampia possibile"

Il commento del segretario regionale dem dopo la conferma della candidatura di Cirio: "Dopo la Sardegna la destra teme l’effetto valanga e serra i ranghi"

Domenico Rossi

Redazione 29/02/2024 16:22

L’ufficializzazione della candidatura di Cirio in Piemonte, insieme alla conferma di Bardi in Basilicata e Tesei in Umbria è un ulteriore elemento che ci deve spingere verso la necessità di accelerare i tempi anche nell’ambito del centro-sinistra nell’ottica della più ampia unità possibile”. Lo dichiara in un comunicato il segretario regionale del Partito Democratico Domenico Rossi, all’indomani della conferma della candidatura di Alberto Cirio a presidente della Regione, ufficializzata solamente ieri, benché data per scontata ormai da mesi.
 
Prosegue Rossi: “Dopo la Sardegna la destra teme l’effetto valanga e serra i ranghi. Noi non dobbiamo cullarci sugli allori, ma al contrario lavorare per vincere in tutte le regioni in cui si va al voto, senza perderci in distinguo identitari e senza allungare ulteriormente i tempi: qualunque altro atteggiamento favorirà la destra”.
 
L’obiettivo è la creazione del cosiddetto “campo largo”, per il quale, però, ancora non si è trovato un accordo: “Il Partito Democratico piemontese continua a lavorare per una coalizione che sia il più ampia, giusta e competitiva possibile, che metta al centro i punti di unione a partire dalla difesa e dal rilancio della sanità pubblica, sempre più in crisi anche per le scelte della destra che guida il governo e la regione. C’è la necessità politica ampliare il tavolo della coalizione a tutte le forze politiche alternative alla destra meloniana come Azione, Italia Viva e Movimento 5 Stelle. Mi auguro, a proposito, che le parole di Calenda sulle regionali siano un viatico affinché in Piemonte si possano rivedere alcune scelte annunciate nei mesi scorsi. Il Presidente Cirio ha dichiarato che vuole continuare a fare ciò che ha cominciato. Sarebbe negativo per il Piemonte e spetta alle forze politiche di centro-sinistra fare di tutto perché ci sia in campo un’alternativa forte e credibile. Non ‘contro’, ma ‘per’ una sanità pubblica efficiente, trasporti pubblici funzionanti, tutela dell’ambiente, difesa dei cittadini più fragili. Chi non lo comprende condannerà il Piemonte ad altri cinque anni in cui su ciascuno di questi temi si farà il contrario di quello che dovrebbe essere fatto. I piemontesi non lo meritano”.

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