CUNEO - Regione, ai Fratelli d’Italia non riesce l’assalto alla poltrona di Graglia: maggioranza a pezzi

Bongioanni e i suoi reclamavano la vicepresidenza del Consiglio regionale. La missione è fallita e ora lanciano strali ai “cosiddetti” alleati: “Comportamento scorretto e gravissimo”

Paolo Bongioanni

Samuele Mattio 08/02/2022 13:32

 
La questione dei posti all’interno dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale rischia di far deflagrare la maggioranza di Alberto Cirio. Tra i protagonisti della resa dei conti interna al centrodestra il capogruppo di Fratelli d’Italia - il monregalese Paolo Bongioanni - che nella seduta di questa mattina ha picconato l’unità della coalizione, parlando di “comportamento politicamente scorretto e gravissimo sotto il profilo istituzionale da parte dei cosiddetti alleati”. 
 
L’oggetto della contesa era la vicepresidenza del Consiglio regionale, casella attualmente occupata da un altro cuneese. Si tratta di Franco Graglia, esponente di Forza Italia, ex sindaco di Cervere e fedelissimo del presidente della Regione Cirio. Il suo posto era rivendicato da Fratelli d’Italia per la seconda parte della legislatura in virtù del consenso elettorale ottenuto alle ultime elezioni amministrative di Torino. Stamattina Graglia è stato confermato nella sua posizione, insieme a Daniele Valle del Partito Democratico (per la minoranza), ma la sua rielezione non è stata una passeggiata. I consiglieri meloniani si sono astenuti dalla votazione e sia i vice che il presidente, il leghista Stefano Allasia, sono passati senza i voti dei custodi della fiamma tricolore.
 
“Lega e Forza Italia, non hanno voluto riconoscere la presenza del loro alleato nell'Ufficio di presidenza: è l'unico caso in Italia” ha tuonato Bongioanni. Il “Kaimano”, come veniva soprannominato quando saliva sul ring - in passato era un atleta di boxe e kick boxing n.d.r. - ha colpito duro, definendo questa prima metà della legislatura segnata da “lentezza e stagnazione”. Un destro secco in faccia all’amico Alberto Cirio, che in questa fase, sentendo aria di burrasca, ha fatto il pesce in barile. Almeno così la pensa il monregalese, che lo ha paragonato a “un opossum, quell'animale che di fronte a un problema si finge morto"
 
L’ex direttore dell’Atl del Cuneese ha fatto intendere che la tempesta è solo agli inizi, accarezzando l’ipotesi dell’appoggio esterno: “Voteremo provvedimenti valutandoli di volta in volta, se li condivideremo daremo il nostro consenso altrimenti no”. Parole dalle quali traspare come la tensione nel centrodestra è altissima, tanto che Bongioanni ha contestato anche le modalità di voto: “Agiremo per vie legali per accertare se il sistema di voto attraverso posta certificata (con il quale si è svolta l’elezione n.d.r.) è legittimo”. Oggi è previsto un incontro tra una delegazione di FdI e il presidente Cirio. Un’ipotesi è che la quadra possa essere trovata con un rimpasto di Giunta. Basterà a far tornare il sereno?

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