FOSSANO - Sarà vietato fumare anche nei parchi pubblici

Il sindaco di Fossano, Sordella: 'Mi adopererò per far estendere la normativa a tutta la provincia. Stiamo preparando un regolamento'. La Mantini (Lega) attacca: 'Perché non un'ordinanza?'

Il sindaco di Fossano, Davide Sordella

Samuele Mattio 29/09/2017 12:04

La notizia è di quelle che fanno discutere: il Comune di Fossano vieterà il fumo all’aperto nei parchi della città. Il sindaco della città degli Acaja, Davide Sordella, ha comunicato la decisione di procedere in questa direzione durante l’ultimo Consiglio comunale. 
Contattato telefonicamente da un nostro redattore, il primo cittadino ha rilanciato: “Auspico che possa essere un punto di inizio, ne parlerò con il presidente della Provincia Federico Borgna per estendere la normativa ad altre città della provincia. Lo proporrò anche ai miei colleghi sindaci, in futuro ci sarà una normativa nazionale sull’argomento”.
Già nei mesi scorsi l’assemblea cittadina fossanese aveva iniziato a lavorare per varare un regolamento sui parchi, nella prossima seduta voterà su una normativa che il sindaco Sordella auspica condivisa anche dall’opposizione: “La proibizione del fumo vicino ai bambini è una tematica trasversale, spero che nel prossimo Consiglio comunale ci possa essere una votazione all’unanimità”.
Sull’argomento era intervenuta, con un’interrogazione, anche la consigliera della Lega Nord fossanese Anna Mantini, che ha polemizzato sulle modalità con cui Sordella intende giungere all’obiettivo. Secondo l’ex Alleanza Nazionale il primo cittadino avrebbe dovuto procedere con un’ordinanza: “Incomprensibile la decisione del Sindaco di non procedere nell'esercizio di un potere riconosciutogli dal suo stesso governo di centrosinistra e attraverso il quale avrebbe reso un servizio, non al nostro gruppo, bensì ai bambini della nostra Città”.
Pronta la replica di Sordella: “A noi interessa giungere ad un risultato. Non ha senso fare un’ordinanza solo sul fumo, perché bisognerebbe immediatamente farne una sugli alcolici e poi sugli schiamazzi.  Meglio procedere con un regolamento condiviso che duri nel tempo, mentre un’ordinanza andrebbe rinnovata. Non capisco la Mantini, la sua mi sembra una polemica gratuita”.
 

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