CUNEO - Si chiude goliardicamente la querelle sulle bandiere, con Lauria che regala al sindaco quella dei pirati

Show del consigliere di minoranza: 'Così la prossima volta potrà esporla sul balcone di casa sua'. Il riferimento al vessillo francese sul Municipio

s.m. 25/02/2019 19:35

Clima goliardico in Consiglio comunale. "Ho avuto l'idea di prenderle questa bandiera (quella dei pirati n.d.r.) - ha detto il consigliere di minoranza Beppe Lauria, rivolto al sindaco Borgna -, così la prossima volta potrà esporla dal balcone di casa sua invece che su quello del Comune".  Il riferimento è agli arcinoti fatti dell'esposizione della bandiera francese sul balcone del Comune di Cuneo.

Il gesto era arrivato dopo le tensioni Roma-Parigi degli ultimi mesi e dopo che il Governo transalpino aveva ritirato il suo ambasciatore a Roma.
L'esposizione del vessillo aveva generato un vespaio di polemiche, attirando critiche da più parti, in quanto il gesto andava contro la legge, essendo in contrasto con il regolamento recante disciplina dell'uso delle bandiere della Repubblica italiana e dell'Unione europea da parte delle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici.

Oltre a Lauria sulla questione avevano depositato un'interpellanza i consiglieri Laura Peano e Valter Bongiovanni della Lega, Laura Menardi di Grande Cuneo e Massimo Garnero di Fratelli d'Italia, discusse stasera. La bandiera era stata rimossa su richiesta della Prefettura. Nei giorni successivi alcuni sindaci francesi d'oltralpe avevano a loro volta esposto il vessillo italiano, manifestando la loro vicinanza a Borgna, culminata in una manifestazione tenutasi a Nizza il 15 febbraio scorso che nel Consiglio comunale di oggi, il primo cittadino ha commentato: "Confrontarsi con le persone di origine cuneese che oggi sono andate a vivere in Francia è stata un'occasione per capire ancora una volta l'origine di un legame profondo". 

Sul motivo della rimozione ha tagliato corto, lanciando però una stoccata ai leader dei partiti di Governo: "Il Prefetto ha fatto il suo lavoro e mi ha chiesto di rimuovere la bandiera. Ho obbedito. Spero ci sia stato un Prefetto che abbia chiamato il Ministro degli Interni e il Ministro del Lavoro per stigmatizzare la loro violazione del silenzio elettorale (sulle elezioni in Sardegna n.d.r.)". Nel finale il sindaco ha accettato la 'Jolly roger' tra le risate dei presenti.

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