TARANTASCA - Tarantasca: 'Il capo della Protezione Civile messo da parte perché candidato con una lista avversaria'

Il capogruppo della minoranza, Gabriele Rosso, attacca sindaco e vicesindaco nel primo Consiglio comunale

Comunicato Stampa 17/06/2019 09:15

Riceviamo e pubblichiamo da Gabriele Rosso, capogruppo della minoranza del Consiglio Comunale di Tarantasca.

Giovedì 13 giugno, alle ore 17:00, si è svolto il primo Consiglio Comunale della nuova legislatura. Un Consiglio di insediamento che si preannunciava poco più che formale, con la ratifica di Sindaco, Giunta e Consiglieri e le nomine per la Commissione Elettorale e quella per i Giudici Popolari. Nonostante ciò c’è stato spazio anche per alcune schermaglie tra maggioranza e minoranza, e per un annuncio importante da parte del Consigliere ed ex candidato sindaco Aldo Preve. 

DIMISSIONI DI ALDO PREVE

Partiamo da quest’ultimo: a conclusione della seduta Preve ha annunciato che nei prossimi giorni rassegnerà le proprie dimissioni da Consigliere. Un passo motivato dal fatto di essere uscito sconfitto dalla recente tornata elettorale, e dalla volontà di fare spazio a Silvia Taricco, prima dei non eletti della lista Insieme per Tarantasca, in quanto elemento giovane e in grado di farsi le ossa per riprovarci con rinnovata convinzione tra cinque anni, quando Preve stesso avrà raggiunto i 70 anni di età e probabilmente non correrà più. Una scelta che noi di Insieme per Tarantasca riteniamo coraggiosa e che appoggiamo, considerata la convinzione con cui Preve l’ha maturata e giustificata. La appoggiamo anche perché il nostro candidato sindaco non si ritirerà affatto dal gruppo riunitosi nella lista che lo ha sostenuto: continuerà a farne parte attivamente fino a fine legislatura, partecipando alle riunioni e proseguendo da dietro le quinte nel lavoro iniziato, a cui tanti tarantaschesi hanno voluto concedere fiducia.

CONVOCAZIONE E ORARI DEI CONSIGLI

Dopo le parole introduttive del neo-sindaco Giancarlo Armando è stato Gabriele Rosso, capogruppo della minoranza nel Consiglio Comunale, a rilasciare una duplice dichiarazione a nome di Insieme per Tarantasca. Il primo punto riguardava la scelta di convocare il primo Consiglio Comunale alle 17:00, quando la maggior parte della cittadinanza non può partecipare, e senza sentire il parere della minoranza:  «ci si aspetta che d'ora in poi vengano interpellati anche i consiglieri di minoranza per concordare date e orari, visto che il Presidente del Consiglio Comunale deve farsi garante sia dei diritti della maggioranza che di quelli della minoranza. Inoltre in vista del prossimo Consiglio faremo i passi necessari affinché venga messa all'ordine del giorno una discussione più ampia sugli orari dei Consigli stessi, per garantire la trasparenza, la pubblicità e la partecipazione che lo Statuto Comunale ricorda come condizioni fondamentali della vita amministrativa del Comune (art. 6 e 9)». Ci sembra infatti doveroso portare in discussione una proposta che preveda la convocazione dei Consigli Comunali in orario serale, in modo da dare la possibilità a chiunque voglia prendervi parte di farlo senza particolari impedimenti.

DIMISSIONI DI AURELIO BERNARDI DA CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE

Il secondo punto della dichiarazione di Rosso riguardava invece l’infelice scelta del Sindaco Armando e il vicesindaco Bruna Giordano di convocare in Comune pochi giorni prima Aurelio Bernardi, capo della Protezione Civile di Tarantasca ed ex candidato consigliere nella lista Insieme per Tarantasca (non eletto), per chiedergli di non ricoprire più proprio quel ruolo: «una mossa che critichiamo fortemente e a cui daremo ampia risonanza presso la popolazione. Un precedente pericoloso: ci chiediamo se ogni candidato con liste avversarie di questa maggioranza debba temere per le sue attività pubbliche extra-amministrative. Una decisione sbagliata nei tempi, nei modi e dal punto di vista dell'opportunità: il messaggio che passa è che chi è contro questa amministrazione (circa il 40% della cittadinanza) non può ricoprire serenamente cariche di rilievo nelle associazioni attive sul territorio, con cui invece l'Amministrazione dovrebbe dialogare a prescindere da chi le guida e dallo schieramento che costui o costei appoggia».
Crediamo che la pressione esercitata su Bernardi, che con i suoi colleghi della Protezione Civile ha poi deciso di fare effettivamente questo passo indietro, sia un fatto grave da deprecare con forza: noi preferiamo un paese plurale, animato da persone che hanno idee diverse ma che sanno dialogare e lavorare per il bene della comunità. Bernardi, a cui va tutta la solidarietà del nostro gruppo, non è stato messo da parte per incapacità, anche perché il lavoro svolto da capo della Protezione Civile è sempre stato lodevole. Riteniamo che sia stato messo da parte solo perché aveva scelto di candidarsi con una lista avversaria, e questo è un atto francamente poco corretto e inaccettabile.

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