CUNEO - Toninelli (M5S) ministro delle Infrastrutture: ora Tenda Bis e Asti-Cuneo

L'augurio è che una delle prime azioni dell'ex capogruppo M5S al Senato sia quella di programmare una visita in provincia di Cuneo

Samuele Mattio 01/06/2018 09:48

A meno di clamorose sorprese, alle 16 di oggi, venerdì 1 giugno, il Governo Conte giurerà di fronte al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nella serata di ieri il presidente del Consiglio incaricato ha reso pubblica la lista dei ministri che faranno parte dell'esecutivo ribattezzato 'del cambiamento' e nonostante i designati siano stati piuttosto 'abbottonati', è possibile iniziare a ipotizzare gli scenari che, inevitabilmente, avranno ripercussioni anche sulla provincia di Cuneo. 
 
Nell'ultima settimana si è (giustamente) parlato a lungo delle conseguenze che avrebbe avuto un esecutivo legastellato nei confronti dei rapporti con l'Unione Europea, soffermandosi poco su quali sarebbero state 'le novità' interne. I nodi più intricati che riguardano la Granda riguardano certamente la situazione infrastrutturale e della viabilità. Al dicastero in questione sarà nominato da Mattarella (in virtù di quell’articolo 92 che oramai tutti gli italiani dotati di uno straccio di senso civico conoscono) un dimaiano di ferro, vale a dire Danilo Toninelli, classe ’74 da Soresina (in provincia di Cremona).

L’esponente dei  Cinque Stelle ha guadagnato terreno interno al partito (pardon, al Movimento) nell’ultimo scorcio della scorsa legislatura, grazie alla sua preparazione nel contrastare le riforme costituzionali del governo Renzi. Le infrastrutture sono state uno dei punti più discussi del Contratto di Governo tra Lega e pentastellati, da sempre scettici su alcune opere. Se uno dei punti più contestati da coloro che vengono chiamati ‘grillini’ dai loro detrattori, almeno quando erano all’opposizione, era certamente la Tav e qui la posizione è nota, sarà certamente importante cercare di capire al più presto che cosa ne pensa il nuovo ministro della soluzione ideata dal suo predecessore Delrio per sbloccare i fondi per l’Asti-Cuneo. Come si porrà il nuovo ministro dei Trasporti nei confronti dei concessionari autostradali? Gavio e Benetton potranno continuare a fare il bello e il cattivo tempo oppure ‘l’uomo delle riforme’ dei pentastellati proverà a mettere un argine al loro strapotere? 

E come agirà l’ex capogruppo del Movimento al Senato sulla delicatissima questione del raddoppio del Tenda bis? Sarà lui l’uomo che cercherà di risvegliare Anas dal torpore e dal lassismo in cui è precipitata? I casi aperti sono molti e le domande da porsi ancor di più. Non ci resta che augurarci che una delle prime azioni del nuovo ministro, una volta insediatosi in piazzale di Porta Pia, sia programmare una visita in provincia di Cuneo per prendere immediatamente coscienza dei problemi viari della Granda e accelerare su tutti i fronti aperti. I parlamentari locali possono iniziare (a stretto giro di posta) a vergare l’invito al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti...


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