CUNEO - Una 'dichiarazione di antifascismo' per utilizzare sale del Comune e suolo pubblico? Infuria la polemica

La proposta è del Pd e di altre due liste civiche, ma Casapound non ci sta: 'Chiacchere inutili'. Beppe Lauria: 'Sono ridicoli'

s.m. 23/10/2017 12:16

Polemica su un documento proposto da tre liste di maggioranza nel Consiglio Comunale del Comune di Cuneo. Sarà discussa stasera in Consiglio comunale una Mozione di indirizzo, presentata dai Consiglieri comunali del Partito Democratico, Centro per Cuneo lista civica e di Crescere Insieme in merito ai “Valori della Resistenza antifascista e dei principi della Costituzione repubblicana”. Nel documento si parla di “Incentivare la promozione di iniziative culturali in collaborazione con le scuole o nei luoghi di aggregazione affinché sia mantenuta la memoria storica” e di “iniziative che consentano di portare all’attenzione della popolazione il problema dei nuovi fascismi ed in modo particolare dei soggetti più giovani e vulnerabili”, ma ovviamente non sono questi i passaggi che fanno discutere. Il punto che creerà certamente attriti nell’assemblea cittadina è la chiosa del documento, che invita il presidente Pittari a ”calendarizzare una o più commissioni per la discussione e l’adeguamento dei regolamenti comunali a quanto espresso dall’atto d’indirizzo, subordinando la concessione di suolo pubblico, spazi e sale di proprietà del Comune, a dichiarazione esplicita di rispetto dei valori antifascisti sanciti dall’ordinamento repubblicano”. 
 
Già nella scorsa campagna elettorale per il Comune di Cuneo c’era stata polemica sulla mancata ‘dichiarazione di anti-fascismo’ da parte di alcuni candidati a sindaco. Tra coloro che non avevano sottoscritto il documento c’era il consigliere di minoranza Beppe Lauria che ha espresso il suo malcontento nei confronti della mozione: “Non ho intenzione di sottoscrivere nessun tipo di documento, fino a prova contraria non devo dare prova di nulla, né a favore né contro. Andassero a occuparsi del rispetto le leggi, quello dovrebbero fare. Lo dico da ora, per quanto mi riguarda se dovessi chiedere le sale non farò dichiarazioni di alcun tipo”.
 
Il battitore libero della destra ha continuato “I nuovi fascisti sono loro, resuscitano i morti. Fiano si pone come l’obiettivo di incarcerare quelli che fanno il saluto romano, mentre la Boldrini vorrebbe abbattere i monumenti. Sono ridicoli, ma i loro esponenti sul territorio gli vanno dietro. Si tratta del  tentativo di impedire ai ragazzi di Casapound di fare politica”. 
 
Proprio l’ex candidato sindaco di Casapound, Fabio Corbeddu è sulla stessa linea di pensiero di Lauria: ”Siamo un movimento politico riconosciuto che si presenta alle elezioni e chiede il consenso dei cittadini. La legittimità costituzionale non è stabilita dal parere personale dei signori consiglieri comunali, che spendono in queste chiacchiere inutili il tempo e i gettoni delle sedute di consiglio, anziché occuparsi della città”. Corbeddu ha poi avvertito: “Se poi i signori consiglieri ritengono che una nuova modulistica possa fare da argine alla nostra attività politica sul territorio, sappiano che il loro è un fallimento in partenza. Sarebbe più opportuno occuparsi di problematiche sociali, per esempio delle tante famiglie italiane in difficoltà che spesso si rivolgono a CasaPound, o degli immigrati che ogni notte dormono fra i cartoni nel sottopassaggio del Movicentro”.
 

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